Il primo campanello d’allarme fu alle elezioni provinciali del 2004. Erano ancora i cittadini a eleggere presidente e consiglieri, la riforma sarebbe arrivata solo dieci anni dopo. A Vasto il centrosinistra per la prima volta fu maggioranza. Quel 63 per cento fu l’inizio di una traversata nel deserto per il centrodestra, poi sconfitto in quattro elezioni comunali consecutive.
Massimiliano Zocaro, ex coordinatore cittadino di Forza Italia e fondatore della lista Vasto 5.0, chiede un rinnovamento: «In città il centrodestra è perdente da vent’anni perché non c’è stato ricambio. Nell’attuale amministrazione e nella maggioranza ci sono i trentenni e anche qualche ventenne, nell’opposizione no. Ho 43 anni. Quando cominciai a impegnarmi in politica, erano gli anni dell’epopea di Berlusconi e mi iscrissi a Forza Italia. Allora c’era una classe politica che favorì l’ingresso di diciottenni e ventenni. Ora per loro non c’è spazio».
Zocaro nel 2016 si è candidato alle primarie per la scelta dell’aspirante sindaco del centrodestra e nella campagna elettorale del 2021 ha lasciato Forza Italia per fondare la lista Vasto 5.0 a sostegno di Alessandra Notaro, leader del polo civico. Da candidato consigliere, ha raggranellato 227 voti, ma non è stato eletto. «Dopo le elezioni c’è stato un vuoto. Non sono stato più contattato da nessuno, non solo per fare da supporto a qualcuno alle regionali del 2024, ma anche per un progetto di supporto al territorio. Un progetto che metta al centro le fasce più deboli, coloro che hanno bisogno. Che io sia di centrodestra è scontato, ma mi ritengo libero», precisa ricorrendo a un paragone calcistico: «Se un giocatore è svincolato a parametro zero, non guarda il colore della maglia. Sono un moderato, non guardo al colore politico, ma al progetto. Posso anche restare a casa, ma risponderò “presente” se ci sarà un progetto per il territorio e per i cittadini».