Dopo i primi quattordici mesi del terzo mandato del sindaco Paolini, i consiglieri di opposizione Leo Marongiu, Rita Aruffo, Piero Cotellessa, Davide Caporale, Dora Bendotti e Sergio Furia (Marusca Miscia, Giacinto Verna e Lorenzo Galati erano assenti per motivi personali) ha tracciato, durante la conferenza stampa di oggi, un primo bilancio in merito all’operato dell’amministrazione di centrodestra che, a seguito della vittoria alle elezioni amministrative dell’ottobre 2021, è stata scelta per governare la città. «Abbiamo atteso – afferma il segretario provinciale del Pd Leo Marongiu – prima di formulare il nostro giudizio sull’operato della giunta Paolini, perché ritenevamo giusto dare tempo ai nuovi assessori: ora dopo i primi quattordici mesi siamo qui ad esprimere la nostra preoccupazione per la “stanchezza e rassegnazione” di un governo cittadino che non ha dato nessuna risposta concreta alla città. Come opposizione – sottolinea ancora Marongiu – cerchiamo di stimolare la maggioranza con interrogazioni, documenti politici e mozioni ma da parte del sindaco e del suo gruppo notiamo soltanto una faticosa inattività».
Il consigliere pentastellato, Sergio Furia, ha nel dettaglio posto l’accento sulla situazione finanziaria del Comune. «Paolini parlava di problemi e di dover mettere in sicurezza i conti salvo poi utilizzare le risorse del fondo di riserva per l’aumento delle loro indennità e per cambiare il mobilio nelle stanze degli uffici e degli assessorati. Il tutto – sottolinea ancora Furia – aumentando le tariffe di Tari ed Imu». Proprio sul costo della vita e le nuove tariffe ha invece discusso Piero Cotellessa. «Partendo dalla Tari va evidenziato un aumento di circa 223 mila euro che equivale in media al 4,7%: ma questo dato tende ad aumentare ancora se si guarda nel dettaglio ad alcune categorie come le partite iva per cui l’aumento è stato del 9%, gli agriturismi +8%, le edicole +7,5% e le macellerie + 5%». Ma per l’esponente di Uniti x Lanciano il problema riguarda ad esempio anche le attività commerciali del centro storico. «A loro e a chi voleva aprirne di nuove – ha sottolineato ancora Cotellessa – era dedicato un fondo di 100mila euro messo a disposizione dall’amministrazione Pupillo, dalla Bper e dalla Camera di Commercio, di cui oggi non c’è più traccia ma di cui chiederemo presto conto con una nuova interrogazione».
Ma al centro delle critiche ci sono anche viabilità lenta e pedonalizzazione. «Riteniamo sbagliata – ha affermato Rita Aruffo di Europa Verde Frentania – aver riaperto l’ultimo tratto di corso Trento e Trieste, ed aver interrotto quel passaggio che da piazza Plebiscito portava direttamente nell’area verde del Parco delle Rose. Ma ad esempio critica è anche la situazione di via Panoramica dove manca ogni tipo di segnaletica. Bisogna – ha sottolineato ancora la consigliera di Lanciano x Tutti -, promuovere stile di vita sani nel rispetto dell’ambiente e soprattutto della salute di anziani e bambini». Dei problemi delle famiglie frentane e di una mancata attenzione verso i temi del sociale ha discusso invece Dora Bendotti. «Da parte della giunta Paolini manca attenzione nei confronti dei più deboli e dei bisognosi che rappresentano le fasce più deboli della popolazione. Da parte nostra c’è stata sempre disponibilità ma i nostri consigli non sono mai stati accettati». L’ex assessore alle Politiche Sociali ha inoltre posto l’accento su un altro argomento scottante, quello della sicurezza in città. «I recenti fatti di cronaca ci dimostrano che non esiste un solo responsabile per queste situazioni: non è colpa di Filippo Paolini come non loro era in passato di Mario Pupillo. Alla città non servono sceriffi e pistole né tantomeno slogan o strumentalizzazione ma attenzione, cura e prevenzione».
Di contraddizioni e presunti meriti ha parlato invece Davide Caporale, ex amministratore cittadino ed attuale consigliere provinciale. «Un esempio concreto può essere quello della discarica di Cerratina: l’allora opposizione ed oggi maggioranza ne aveva bloccato l’ampliamento, già deliberato in regione da Marsilio, accusandoci di voler far diventare Lanciano la “pattumiera d’Abruzzo”. Ad oggi – ha proseguito Caporale – c’è invece un rumoroso silenzio. Anzi qualcuno si è preso la paternità di un finanziamento di 28 milioni di euro ricevuto dal ministero, i cui meriti invece spettano solo alla Ecolan. La stessa Ecolan che noi ed il presidente Ranieri, abbiamo reso virtuosa con un consorzio di settantaquattro comuni ed un livello di raccolta differenziata tra i più alti d’Italia».
«A questa giunta “nata stanca” – ha concluso ancora Marongiu – chiediamo un cambio di passo ed una verifica della squadra di governo dove, alcuni assessori lavorano per provare a risolvere i problemi ed altri risultano completamente assenti. Bisogna portare avanti i tanti cantieri avviati (scuola di piazza Cuonzo, ascensore alle Ripe di Sacca e Civitanova) e sfruttare al meglio i fondi del Pnrr. Senza dimenticare problemi come il caro bollette ed i sostegni al commercio che potrebbero arrivare con buoni spesa e acquisto anche in ambito culturale. L’albero, le luci e le feste sono sempre gradite – afferma Marongiu – ma una volta spente le luci, i problemi resteranno».