Faisa Cisal: «A Vasto 80 fermate degli autobus vanno messe in sicurezza»

Tra segnaletica cancellata, parcheggio selvaggio e pensiline rotte dai vandali, a Vasto ottanta fermate degli autobus vanno messe in sicurezza. A censire i problemi, strada per strada, è stata la Faisa-Cisal. La federazione provinciale e i delegati locali del sindacato degli autisti «hanno messo sul tavolo dell’amministrazione comunale e della Società autoservizi Tessitore» due questioni: «Sicurezza e responsabilità», spiega in una nota il segretario provinciale, Pasquale Romano.

Ricorda che a marzo la delegazione sindacale ha incontrato l’amministrazione «per iniziare quello che noi abbiamo definito un programma di sicurezza, atto a migliorare le aree destinate alla salita e discesa degli utenti che utilizzano i servizi pubblici di trasporto. Il suddetto programma oltre ad un miglioramento per l’utenza, mette in sicurezza l’operatività degli operatori di esercizio impiegati sui servizi resi alla città.

Le fermate bus rappresentano il punto iniziale o terminale dello spostamento mediante mezzo di trasporto collettivo, e costituiscono in particolare il punto di connessione con una modalità di spostamento molto vulnerabile, che è quella pedonale. Per questo esse necessitano di grande cura nella progettazione, al fine di assicurare a tutti gli utenti un livello di sicurezza ottimale, eliminando progressivamente gli ostacoli di accessibilità per le persone con disabilità e le lacune di sicurezza. Di pari passo ci si prefigge di migliorare l’attrattività e il comfort di queste infrastrutture per tutti gli utenti.

La città di Vasto, punto nevralgico del turismo abruzzese, presenta anch’essa una carenza di infrastrutture dedicate al trasporto pubblico locale dell’area urbana, che mettono a rischio quotidianamente l’incolumità degli utenti e dei lavoratori impiegati; rischio che si traduce in fermate effettuate fuori dalle aree destinate perché invase da parcheggi selvaggi, e che obbligano gli operatori di esercizio ad una interruzione della marcia nel pieno traffico veicolare con rischio di creare e subire tamponamenti. Questo è solo uno dei tanti esempi che si possono fare per valorizzare le fermate bus; la suddetta condizione purtroppo mette in gioco le responsabilità dei Conducenti, che come ogni sinistro stradale sono sempre chiamati  a rispondere di persona ai danni arrecati all’utenza ed ai mezzi.

In un contesto storico come quello che stiamo attraversando, in cui ogni piccolo evento negativo può essere imputato ai lavoratori del Tpl mettendo a rischio il loro salario, la loro dignità e l’incolumità penale, la Federazione Faisa-Cisal ha così suggerito all’ente comunale di Vasto, di attivare tutte le procedure per una rivalutazione delle fermate bus».

Il sindacato ha fatto pervenire all’assessore alle Politiche per la mobilità, Carlo Della Penna, «il quadro generale di tutte le fermate che necessitano di essere ripristinate ai fini della sicurezza, quantificate in circa ottanta. Si è fatta richiesta di un urgente intervento con la sistemazione delle prime venti fermate. Da marzo 2022 abbiamo avuto modo di constatare che l’impegno da parte del Comune si è manifestato subito con il rifacimento della segnaletica orizzontale Fermata bus nell’area di Vasto Marina, che anch’essa rientrava nella lista; dopo di che  il periodo estivo ha rallentato la programmazione dei suddetti lavori, cosa che questa delegazione non voleva che succedesse, soprattutto a ridosso della riapertura delle scuole», fa notare Romano. «Oggi siamo al mese di dicembre e non comprendiamo quali siano i motivi legati al forte ritardo. Riscontriamo il rifacimento degli attraversamenti pedonali, fasce d’arresto e stop, ma delle fermate bus nemmeno l’ombra».

La Faisa-Cisal lancia l’allarme «di fronte ai continui casi di episodi in cui la mancanza di infrastrutture mettono a rischio l’incolumità di tutti i cittadini che gravitano attorno alla mobilità urbana e sub urbana ed è inaccettabile l’inerzia fin qui riscontrata». Di qui la richiesta «di riprendere le attività di rifacimento delle segnaletiche orizzontali “Fermata bus” come da accordi presi alla presenza di tutta la delegazione».

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