Si estende sempre di più la rete di solidarietà e di aiuti destinati alla popolazione ucraina. A chiamare a raccolta i rappresentanti ecclesiastici, i fedeli e le comunità, questa volta è l’arcidiocesi di Lanciano-Ortona, che specifica alcune “linee guida” e invita le comunità parrocchiali ad «attenersi alle indicazioni di Caritas Italiana perché in questa fase è bene non disperdere le azioni con il rischio che perdano di efficacia».
«In questa drammatica ora della storia nella quale le nostre coscienze sono inevitabilmente chiamate a confrontarsi con l’assurdità della guerra, del commercio delle armi e di quanto sia di ostacolo alla crescita e all’armonia tra i popoli – si legge nella lettera del vicario generale don Angelo Giordano – sempre di più si eleva l’appello alla solidarietà e alla vicinanza materiale verso le popolazioni vittime del conflitto. Anche nel nostro territorio diocesano, oltre alla costante preghiera personale e comunitaria, non poche comunità si sono attivate per poter offrire un proprio contributo; è tuttavia importante considerare la complessità dell’emergenza in atto che ci chiede di agire coscientemente e responsabilmente in costante coordinamento con tutte le organizzazioni umanitarie accreditate e competenti nel campo del soccorso e dell’assistenza. Per evitare confusione e spontaneismi – afferma – chiediamo alle nostre comunità parrocchiali di attenersi alle indicazioni di Caritas Italiana perché in questa fase è bene non disperdere le azioni con il rischio che perdano di efficacia. Caritas Italiana sta agendo in totale coordinamento con Caritas Ucraina, Caritas Europa e Caritas Internationalis oltre che con quelle dei Paesi confinanti. Resta accanto alle popolazioni confermandosi una presenza instancabile e, come da prassi ben consolidata, svolge un continuo monitoraggio dei bisogni e delle disponibilità logistiche e materiali esistenti sul territorio per pianificare un aiuto che sia il più possibile puntuale e senza sprechi.
La stessa Caritas, come anche la Croce Rossa Italiana – sottolinea il Vicario – per il momento non organizza raccolte ed invii di medicinali né generi di prima necessità perché, da un primo monitoraggio, emerge l’insufficienza di spazi di stoccaggio dei beni, come pure l’assenza delle garanzie igienico-sanitarie necessarie per una corretta conservazione degli stessi. La richiesta che in questo momento sembra essere più urgente è relativa a raccolte fondi per lo sviluppo organizzativo dell’assistenza. Per l’accoglienza in Italia in questa fase si chiede alle Diocesi di censire le strutture e/o le offerte di disponibilità per poter poi predisporre un piano organico. Per ora non è richiesto neanche l’invio di volontari anche se, come per il caso precedente, è possibile iniziare a pensare la raccolta di eventuali disponibilità».
Don Angelo ringrazia «quanti si stanno adoperando per l’esercizio autentico della carità» e invito «a seguire queste indicazioni e i futuri aggiornamenti provenienti da Caritas Italiana, contattando e collaborando con la nostra Caritas diocesana: sul sito Caritas Lanciano-Ortona o sulla pagina Facebook della Caritas. A tal proposito ricordo che esiste la possibilità di poter contribuire economicamente donando attraverso le coordinate bancarie reperibili al link https://www.caritaslancianortona.it/come-puoi-aiutarci.html. Sempre nell’ambito della raccolta fondi organizzata da Caritas Italia, destineremo inoltre tutte le collette che raccoglieremo nelle nostre comunità domenica 13 marzo, seconda di Quaresima. L’Eucarestia celebrata, Sacramento dell’unità, ci aiuti a vivere questo tempo forte della prossimità con vero e autentico stile ecclesiale».