Il consiglio comunale ha dato il via libera alla trasformazione del Civeta a società in house a capitale pubblico dando mandato al sindaco Francesco Menna di sottoscrivere l’atto, il prossimo 2 dicembre, e lo statuto. Dopo oltre quattro ore di acceso dibattito in aula, il provvedimento è stato votato favorevolmente dai consiglieri di maggioranza e dalle consigliere Alessandra Notaro, Alessandra Cappa e Dina Carinci. Contrari, dopo aver chiesto il rinvio del provvedimento per poter approfondire la revisione dello statuto, i consilieri di centrodestra presenti in aula, Guido Giangiacomo, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia) e Giuseppe Soria (Lega).
«Nessun rinvio, dunque della firma come chiesto dai consiglieri di centrodestra. L’obiettivo di questa amministrazione è sempre stato quello di salvaguardare un bene pubblico. Oggi diamo pertanto il via libera alla trasformazione che fa anche seguito alla nota ricevuta dal Commissario Straordinario del Civeta, il Dott. Enzo Franco De Vincentiis nella quale afferma che non sussiste nessuna motivazione per rinviare la data di sottoscrizione per la trasformazione del Civeta in società di capitali», ha commentato il sindaco Francesco Menna. Il primo cittadino ha ringraziato le consigliere di opposizione che hanno sostenuto il provvedimento e il consigliere regionale Manuele Marcovecchio «per il lavoro a che a riguardo sta portando avanti».
«Dispiace registrare ancora una volta l’ostruzionismo e le perdite di tempo da parte dei consiglieri Giangiacomo, Prospero, Suriani e Soria che, con il loro atteggiamento, altro non avrebbero fatto se non contribuire a regalare ad altre società un impianto che è e deve rimanere di questo territorio». Per il primo cittadino, con la firma del prossimo 2 dicembre, «si porranno le basi per l’avvio del processo di chiusura della fase di commissariamento del Civeta salvaguardando così gli impianti quali bene pubblico di proprietà dei Comuni soci e restituendo la governance del Civeta al nostro territorio».
I quattro esponenti del centrodestra che, dopo aver chiesto il rinvio del provvedimento hanno votato contro, anche dopo la seduta sostengono la loro posizione. «Sulla questione del consorzio Civeta il sindaco Menna mistifica la realtà e demonizza gli avversari che, conformemente a quanto richiesto da 5 degli 8 comuni che compongono il Civeta, avevano chiesto di rinviare l’approvazione dello statuto al fine di eliminare alcune illegittimità presenti nel testo oggi sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale. Analoghe obiezioni sono state sollevate dai revisori dei conti del Comune di Vasto, che, è bene ricordarlo, non hanno espresso alcun parere favorevole all’approvazione dello statuto così come oggi portato in aula».
Secondo Prospero, Suriani, Giangiacomo e Soria, «l’atto di prevaricazione, incredibilmente approvato anche da alcuni consiglieri di minoranza, ha portato all’approvazione di uno statuto con evidenti profili di illegittimità solo in piccola parte sanati oggi, con emendamenti last minute del Segretario Generale, e che rimane ancora illegittimo e soggetto a censure della giustizia amministrativa. Un atto di forza ai danni del territorio e del Civeta che rappresenta un patrimonio del Vastese e non è un appannaggio, come vorrebbe Menna e qualcun altro, solo di alcuni comuni.
Il Civeta, da società in house, per funzionare al meglio, dovrebbe tentare di attrarre l’adesione di altri comuni, invece Menna mette alla porta anche i soci fondatori che avevano chiesto un legittimo rinvio per stipula dell’atto e per la correzione di alcune illegittime previsioni statutarie. Una sconfitta del territorio che il Sindaco Menna, come al solito, sotto le mentite spoglie del bravo ragazzo, tenta di far passare come l’unica strada percorribile per salvare il futuro del Civeta. Noi non ci stiamo e crediamo, fortemente, che un Civeta orfano dei Comuni fondatori sia una grave perdita anche per il Comune di Vasto».