Esplosione alla Sabino, dieci indagati per la morte dei tre operai

Sono dieci gli indagati per l’esplosione in cui morirono a Casalbordino tre operai della Esplodenti Sabino. Nella deflagrazione, avvenuta il 21 dicembre del 2020, persero la vita Carlo Spinelli, 54 anni, Nicola Colameo, 45, e Paolo Pepe, 45, rispettivamente di Casalbordino, Pollutri e Guilmi. Fu lo scoppio in un forno statico a causare la morte dei tre lavoratori.
Avviso di conclusione indagini per i vertici dell’azienda di contrada Termine e per alcuni responsabili dei servizi di sicurezza. Devono difendersi dalle accuse di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Alle nove persone indagate si aggiunge la società, sotto inchiesta per responsabilità amministrativa.

I tre operai morti nell’esplosione

La procura di Vasto contesta loro la colpa generica, dovuta a negligenza, imprudenza e imperizia, e la colpa specifica causata dalla presunta violazione di norme infortunistiche. Inoltre, ipotizza anche illeciti ambientali e irregolarità edilizie: la raccolta di rifiuti pericolosi e non pericolosi nello stabilimento, fatto contestato a sei indagati insieme alla costruzione di due capannoni che non sarebbe stata autorizzata.

L’inchiesta è coordinata dal procuratore di Vasto, Giampiero Di Florio. Entro venti giorni gli indagati possono chiedere al pm di essere interrogati, produrre documenti, depositare documentazione relativa a investigazioni difensive, presentarsi per rilasciare dichiarazioni.

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