Santoro si scusa con baby Rossi: «Non doveva accadere e ne sono responsabile»

Sbagliare è umano, riconoscere i propri errori è un passo tutt’altro che scontato. Nel derby del campionato juniores regionale, tra San Salvo e Casalbordino del 2 novembre scorso, c’è stato un episodio che ha visti protagonisti il patron Alessandro Santoro e il baby 2005 Lorenzo Rossi.

Sul sintetico casalese, nel post match vinto dai padroni di casa, il numero uno giallorosso ha avuto un comportamento poco edificante nei confronti del diciassettenne sansalvese.

A distanza di venti giorni Santoro ha chiesto scusa facendolo prima del fischio d’inizio nel derby di Promozione, vinto poi dai sansalvesi sui giallorossi. Lo ha fatto consegnando, a Rossi, una maglia giallorossa dell’Apd Casalbordino e una targa ricordo con su scritto: «Un segno tangibile di umili scuse sentite al calciatore Lorenzo Rossi. A tutta la famiglia Rossi e alla società Us San Salvo per il brutto episodio occorso a tergo dell’incontro di calcio Juniores d’Elite del 2 novembre scorso.

Non doveva accadere e ne sono responsabile. Scusate ancora. Lorenzo è un patrimonio del nostro territorio e a lui vanno i miei più sentiti auguri e tutta l’Apd Casalbordino per un prosieguo di carriera agonistica fulgido e costellato di soddisfazioni. Spero potrete perdonarmi».

Storia chiusa con abbracci e strette di mano, per Lorenzo Rossi è stata una domenica perfetta. Prima le scuse, poi la vittoria pesante nel derby giocando per la prima volta dal primo minuto con la maglia biancazzurra. Anche la famiglia del classe 2005 e la dirigenza del San Salvo hanno apprezzato il gesto di Alessandro Santoro, un gesto nobile dopo una leggerezza ora cancellata definitivamente.

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