«Siren Festival, troppi 100mila euro chiesti dalla Stardust. Se arrivano fondi regionali si può fare»

L’ostacolo è economico. Centomila euro per fare il Siren Festival a Vasto sono troppi, secondo l’assessora al Turismo, Licia Fioravante.

Per questo l’evento è saltato la scorsa estate.

La vicesindaca lo ha detto partecipando a Parla Chiaro, il format di attualità, politica e approfondimento di Chiaro Quotidiano, nel dibattito con Francesco Prospero, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale.

«Quando mi sono insediata – ha affermato Licia Fioravante – ho ricevuto dalla società che produce il Siren Festival una lettera in cui mi sono vista richiedere improvvisamente centomila euro oltre tutta una serie di esclusive su alcune location della città e sulla somministrazione degli alcolici e dei cibi senza indicazione alcuna degli artisti che avrebbero allietato le serate legate al Siren Festival. Questa è arrivata dalla Stardust production, la società che produce l’evento. Io penso di amministrare secondo le regole del buon padre di famiglia. Nel momento in cui mi si presenta una richiesta di un corrispettivo di centomila euro in un’epoca come questa in cui usciamo da un periodo pandemico e le esigenze dei cittadini sono notevoli come le problematiche di tante persone che versano in condizioni disagiate, non rientra nella mia politica investire tutto questo denaro pubblico in un evento che, sicuramente, nel corso del tempo ha raggiunto degli ottimi risultati, ma nel tempo era andato perdendo il vigore iniziale. Quindi ho pensato di non aderire a questa richiesta a scatola chiusa: non conoscevo gli artisti, ma soltanto l’importo da corrispondere alla società. Ma, comunque, ho cercato in tutti i modi di chiedere aiuto per poter garantire alla cittadinanza questo Festival, magari rivedendo la cifra e alcuni aspetti, e ho mandato una pec alla Regione Abruzzo, interloquendo con vari esponenti della Regione, ma su questo non ho mai ottenuto nessuna risposta».

«Nel 2019, che è stata l’estate più buia della stagione turistica vastese, c’è stata – ha ricordato Francesco Prospero – la perdita del Siren Festival e la mancata realizzazione del Jova beach party, poi nel 2020 c’è stata la pandemia, quindi nel 2021 è stata organizzata una kermesse di due giorni con pochi artisti di richiamo e a scopi elettorali dall’amministrazione uscente, che ha promesso: ‘Il prossimo anno faremo un grande evento’. Il contributo che è stato sempre dato alla Dna concerti e alla Stardust è sempre stato di 60-80-90mila euro, così come la line up è sempre stata a scatola chiusa, se non per qualche artista che veniva annunciato nelle more della conclusione della trattativa, quindi nulla di nuovo. Si è deciso di puntare su altro. A conti fatti, puntare sul Jova beach party ha avuto comunque un risultato importante, ma noi abbiamo bisogno di eventi come il Siren, eventi che diventino identitari, di richiamo, che vadano a caratterizzare l’estate vastese e il concept del Siren Festival si calava perfettamente nel brand della Costa dei Trabocchi».

Il Comune ci riproverà? «A queste condizioni no», ha risposto Fioravante. «Non fa parte della mia politica elargire questi contributi per eventi privati. Sono d’accordo, è un Festival bello e identitario. Se loro – ha detto rivolgendosi a Prospero – ci aiutano con i loro rappresentanti in Regione, e loro possono, a reperire risorse, si può prevedere un evento che inglobi musica di questo genere, senza dover pesare sulle tasche dei contribuenti per valori così alti».

«La Regione – ha replicato Prospero – anche nel 2018 ha contribuito con 40mila euro. Quando la macchina parte, il contributo arriva». Su spese e contributi lo scontro tra i due rappresentanti politici. Ecco tutta la puntata di Parla Chiaro dedicata al turismo vastese (dal minuto 27 la discussione sul Siren Festival):

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