L’inchiesta Sulla loro pelle, realizzata dai giornalisti Alessandro Leone, Marika Ikonomu e Simone Manda, supportati dal tutor Sacha Biazzo di Fanpage, ha vinto l’11ª edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo under 30. Il premio è dedicato alla memoria del giornalisto romano, fondatore di Rai News 24, profondamente legato alle inchieste e all’attenzione per gli ultimi, fondatore – tra le sue tante attività -, con l’associazione di don Luigi Ciotti di Libera Informazione.
Il progetto d’inchiesta del team con Alessandro Leone, 29enne giornalista di Cupello, e i suoi colleghi e compagni d’avventura Marika Ikonomu e Simone Manda è stato tra i cinque scelti dalla giuria tra i 39 presentati in questa edizione del premio. Ognuno dei team ha ricevuto 4mila euro per la realizzazione dell’inchiesta. I tre giovani professionisti hanno puntato l’attenzione sui Cpr, i Centri di permanenza per i rimpatri, portando alla luce, attraverso un lavoro minuzioso e coraggioso, condizioni estremamente critiche, sia per gli immigrati che vi soggiornano che per operatori e volontari. Nell’inchiesta dei tre giornalisti sono stati raccontati anche decessi avvenuti in circostanze poco chiare e i nebulosi rapporti tra istituzioni e società di gestione dei centri.
Le cinque inchieste finaliste sono state presentate nei giorni dell’11ª edizione del Premio Morrione a Torino. Questa sera, alle Officine Grandi Riparazioni, nel capoluogo piemontese la serata di premiazione con una serie di riconoscimenti consegnati a personalità preziose per il giornalismo d’inchiesta in Italia, come il fotografo Francesco Zizola e la giornalista Chiara Cazzaniga. Sulla loro pelle ha ottenuto anche lo speciale riconoscimento Premio Libera Giovani con gli studenti dell’istituto superiore Beccari di Torino, chiamati a visionare e votare le cinque inchieste dell’edizione 2022.
Ad annunciare i vincitori e leggere la motivazione del Premio Morrione è stato il direttore di Rai News 24. «L’inchiesta Sulla loro pelle dà voce agli ultimi con equilibrio e forza narrativa attraverso immagini e testimonianze, con maturità professionale e attenzione al linguaggio visivo e narrativo. Un lavoro toccante, di attualità, sempre più necessario, che tiene accesa l’attenzione su un tema, quello dei Centri di Permanenza per i Rimpatri, veri e propri luoghi di detenzione di cui si parla sempre troppo poco».
In chiusura di serata i tre vincitori sono stati intervistati in diretta durante la rassegna stampa di Rai News 24 che dedicherà a loro e agli altri finalisti due appuntamenti il 12 e 13 novembre. «Soddisfatti è dir poco – ha detto Alessandro Leone -. Grazie al Premio Morrione che ci permette di fare queste inchieste in un mondo di precari che è diventato una sorta di guerra tra poveri. Il Premio Morrione dà veramente dignità a questo mestiere». Marika Ikonomu ha spiegato come il gruppo di lavoro abbia «cercato di riportare al centro del dibattito pubblico dei luoghi che esistono nel nostro Paese ma che non sono conosciuti, sia per l’opacità che regna attorno a questi luoghi, anche consapevolmente, sia perché, in qualche modo non sono mainstream quindi non se ne parla nel flusso dell’informazione quotidiana».
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