Pena ridotta da 22 a 17 anni di reclusione per aver ucciso la moglie a bastonate. È la sentenza della Corte d’Appello dell’Aquila arrivata nel primo pomeriggio di oggi per l’omicidio di Luisa Ciarelli, 65enne di Torino di Sangro uccisa il 29 novembre 2019 dal marito Domenico Giannichi.
Come confermato a Chiaro Quotidiano dal legale del 71enne, Alberto Paone, i giudici (presidente Armanda Servino) hanno riconosciuto un vizio parziale di mente dell’uomo «che prevale sull’aggravante del vincolo matrimoniale. Tra 90 giorni, dopo la deposizione delle motivazioni, valuteremo un eventuale ricorso in Cassazione».
L’OMICIDIO – Il fatto di sangue avvenne a poca distanza dall’abitazione al culmine di un litigio scoppiato in auto. I due scesero dal veicolo mentre si trovavano su una strada secondaria, la donna cercò di fuggire, ma venne raggiunta dal marito che la colpì alla testa con un ramo 26 volte prima di stringerle le mani al collo. Giannichi sta scontando la pena in una struttura pisco-riabilitativa in Abruzzo.