Di cosa parliamo – Pubblichiamo la risposta di Giuseppe Di Francesco alla lettera firmata da Gianluca Garofalo di ieri dal titolo Il futuro di Cupello non passa dai campi di calcio.
Il calcio è anche mezzo di sviluppo economico oltre che sociale. Il calcio aggrega, forma, istruisce, aiuta, fortifica, crea, elimina le tentazioni, è salutare e può essere anche un veicolo formidabile di sviluppo socio-economico. Chiaramente per concretizzare ciò bisogna investire tempo, competenze e risorse economiche almeno per i primi 4/5 anni, poi si avranno solo frutti sotto ogni aspetto. Le vie per raggiungere tali obiettivi sono diverse e faccio un esempio: la Virtus Cupello ha organizzato unitamente al Comune di Cupello il Torneo della Pace (25 Aprile 2022), manifestazione molto significativa nel giorno della Liberazione, costi uguale a zero, hanno partecipato 344 bambini di 13 società (abruzzesi, molisane e pugliesi), si sono avute più di 1000 presenze sugli spalti, il risultato quale è stato?
Conoscenze e nuove amicizie tra i ragazzi di territorio diversi, conoscenze ed amicizie tra tecnici e dirigenti, conoscenze tra i vari genitori, nonni e quant’altro, conoscenza ed apprezzamenti verso il paese
Cupello, scoperta di particolari prodotti tipici del territorio in primis sua “maestà” il carciofo, hanno lavorato tantissimo i bar, ristoranti ed attività commerciali, in sintesi ha creato un movimento sotto ogni aspetto. Bene proviamo a proiettare questo tipo di “investimento” a più riprese e con ulteriori aspetti significativi da rappresentare e da cogliere, oltre a questo esempio potrei elencare una serie di opportunità che si potrebbero avere con il calcio!!! Bisogna crederci e lavorarci, le chiacchiere stanno a zero. La dimostrazione è anche che il calcio crea un movimento straordinario sotto ogni aspetto. Quindi il problema non è il calcio ma siamo noi che non siamo capaci di capitalizzare questo fantastico gioco!!!
Questa è la cruda realtà, troppi spiccioli interessucci, poca lungimiranza, egoismi, invidie, gelosie, disfattismo, presunzione, sono solo alcuni aspetti che bloccano lo sviluppo territoriale attraverso il calcio. Comunque lancio un appello a chi ha a cuore le sorti del territorio per creare i presupposti di uno sviluppo sano, fruttuoso e duraturo attraverso il meraviglioso gioco del calcio pulito!!! Grazie!!!
Giuseppe “Peppino” Di Francesco