Il gruppo “Quelli del Guido Biondi” a lavoro per il futuro del calcio rossonero

Sulle sorti presenti e future del Lanciano Calcio 1920 tanto si è detto e scritto: da quando Max Pincione imprenditore italo-americano ha deciso di rilevare la squadra cittadina se ne sono viste davvero di tutti i colori: stipendi non pagati, via vai di allenatori, dirigenti e addirittura conferenza stampa convocate dai giocatori per lamentare e denunciare le mancanze ed i numerosi comportamenti errati e spesso scellerati di una proprietà assente e che in breve tempo è diventata invisa non solo alla tifoseria organizzata ma a gran parte della città. A questo caos si aggiunge l’ulteriore grana dello stadio Biondi ormai degradato e tornato nelle mani dell’amministrazione Paolini che ha ora il compito di ristrutturarlo e renderlo nuovamente funzionale. Nel frattempo la squadra di mister Daleno continua a dividersi tra il campo di allenamento di San Vito ed il sintetico di Scerni dove tra pochi alti e molti bassi sta giocando il campionato di Eccellenza. In città però un gruppo di cittadini e tifosi ha deciso che non è giusto continuare a restare a guardare, dando vita al sodalizio “Quello del Guido Biondi” e facendo il punto della situazione con un comunicato stampa.

Foto Roselli

«Tutti ormai possono constatare che il calcio nella nostra città sta vivendo da alcuni anni, il periodo più buio che si ricordi – si legge nella nota – : lo stadio chiuso, i risultati umilianti sul campo, la dirigenza che non si rapporta con la città e con i tifosi. Lo stato dell’arte può essere riassunto con quanto era scritto sui giornali domenica scorsa: “Una squadra che si chiama Lanciano non può collezionare tre sconfitte consecutive ed essere nell’anonimato della classifica”. Dobbiamo rassegnarci e girare la testa – afferma il gruppo – e fingere di non vedere tutto questo? No non è possibile. Un gruppo di tifosi, sotto il nome di  “Quelli del Guido Biondi”, cercherà di sensibilizzare la città, i responsabili politico-istituzionali e gli imprenditori al fine di invertire questa umiliante deriva. “Quelli del Guido Biondi” hanno già incontrato degli imprenditori, altri ne contatteranno a breve con l’obiettivo di far rinascere la Lanciano calcistica che ha 100 anni di storia e non soltanto 4. Chi non ricorda affermano ancora i tifosi – i derby infuocati contro le rivali storiche come Chieti, Teramo, Pescara, L’Aquila, Vasto. Ecco, basterebbe solo ripensare a questo per riaccendere la voglia e l’entusiasmo di fare calcio nella nostra città. E’ necessario l’impegno di tutti, è necessario l’attaccamento ai colori rossoneri, è necessario l’attaccamento ai valori fondanti dello sport è necessario l’attaccamento alla nostra tradizione calcistica per continuare a scrivere pagine di storia».

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