È stata un’operazione a largo raggio quella portata avanti dal comando provinciale di Chieti della guardia di finanza in concomitanza del nuovo anno scolastico. Le fiamme gialle, in più centri della provincia, hanno sequestrato 31mila articoli contraffatti tra cancelleria, abbigliamento e accessori, rilevando violazioni dell’art. 474 del Codice Penale (introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi) e del D.Lgs. 206/2005 (Codice del Consumo).
I militari del Gruppo Chieti, in un’attività commerciale in San Giovanni Teatino, «hanno posto sotto sequestro oltre 1.000 articoli scolastici (compassi, matite acquerello e colorate, pinze di legno, set acquerelli, colori acrilici, pasta in lattice e colorata) non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa europea e nazionale. Gli articoli esposti erano privi delle informazioni previste per legge in quanto non riportanti, in forma chiaramente leggibile, le istruzioni in lingua italiana, un’adeguata nota informativa per il loro utilizzo o precise indicazioni sulle caratteristiche merceologiche dei prodotti, che devono essere riportate al momento in cui sono posti in vendita, a tutela del consumatore», spiega la nota delle fiamme gialle. Il rappresentante dell’esercizio commerciale è stato segnalato alla Camera di Commercio per violazioni amministrative inerenti alla sicurezza dei prodotti e l’applicazione della prevista sanzione amministrativa da 516,00 a 25.823,00 euro ai sensi dell’art. 12 del Codice del Consumo.
Le Fiamme Gialle della Tenenza di Ortona, in due esercizi commerciali di Vasto e Rocca San Giovanni, «hanno sequestrato circa 5.000 articoli contraffatti, tra cui capi di abbigliamento aventi marchio Ralph Lauren e carte da gioco della tipologia UNO e Pokemon». È stata svolta anche un’attività di controllo sulla Costa dei Trabocchi, che ha portato «al sequestro di oltre 25.000 prodotti distinti tra abbigliamento, articoli di merchandising, accessori scolastici, per l’ufficio e decorativi, bigiotteria tutti riportanti, in maniera contraffatta, loghi o marchi di note griffes quali Louis Vuitton, Gucci, Fendi, Yves Saint Laurent, Chanel, Dior, Adidas e Nike».
Sono state quattro le persone «deferite all’Autorità giudiziaria per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, reato punito con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a euro 20.000, e quattro, invece, i soggetti segnalati alla Camera di Commercio per violazioni al Codice del Consumo». Le indagini ora proseguiranno per la ricostruzione della filiera del falso per l’individuazione dei centri di stoccaggio presenti sul territorio nazionale e all’esame della posizione fiscale dei soggetti coinvolti, attraverso la documentazione contabile acquisita.
Questi risultati di servizio confermano l’elevato e costante livello di attenzione della Guardia di Finanza nel contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza, contribuendo così a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo, ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza – ha commentato il colonello Michele Iadarola, comandante provinciale della Gdf – . La contraffazione è un moltiplicatore d’illegalità e alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’evasione fiscale, del riciclaggio e della criminalità organizzata».