Un taglio di nastro che non solo pone l’area industriale di Gissi al centro della logistica di Falconeri, ma che ha un sapore di rinascita dopo i momenti, durissimi per tutto il territorio, vissuti ormai dieci anni fa. L’inaugurazione è infatti avvenuta nello stabilimento simbolo dello sviluppo industriale della Val Sinello prima e della piaga della delocalizzazione dopo, quello della Golden Lady che lasciò a piedi 380 lavoratori ulteriormente beffati dalla farsa della doppia riconversione avvallata dal ministero dello Sviluppo economico che resterà una macchia indelebile per tutto il territorio.
Dal 2017, il noto marchio tessile specializzato in cashmere con sede ad Avio (Trento) qui produce capi di qualità. Il taglio di nastro di ieri segna la fine degli interventi di riqualificazione dell’intero capannone dell’ex Golden: finora, ne erano usati solo 5mila metri quadri per la produzione, ora i restanti 20mila metri quadri ospiteranno il centro logistico del marchio. Qui, a Gissi, transiterà tutta la produzione Falconeri per essere poi smistata nei punti vendita distribuiti in tutto il mondo o per raggiungere gli acquirenti online. Grazie a tali investimenti, attualmente la fabbrica è arrivata a occupare 140 persone.
A tagliare il nastro insieme al sindaco di Gissi, Agostino Chieffo, ieri è arrivato il presidente del gruppo Calzedonia spa (a cui Falconeri fa capo) Sandro Veronesi, proprietario del grande stabilimento rimesso a nuovo, che ha sottolineato l’eccezionalità del momento: «Ho aperto tanti stabilimenti, ma questa è la prima volta che ne inauguro uno che rinasce dalle proprie ceneri. Potevamo aprirlo ovunque, ma qui c’era questa struttura che rischiava di restare chiusa e ho pensato Proviamo a farlo a Gissi. Sapevo dell’esistenza dello stabilimento, ma conoscevo anche la validità della manodopera di questa zona. La logistica assume sempre più importanza perché è necessario assicurare una consegna puntuale nei vari negozi sparsi nel mondo, ma anche ai clienti perché oggi si vende molto online: da qui partono anche tutte le nostre merci acquistate nelle varie parti del mondo».
Oggi nello stabilimento sono impiegati solo cinque ex Golden, il processo produttivo è molto diverso da quello precedente, più vicino al lavoro Canali (non a caso tra i lavoratori ce ne sono diversi del pantalonificio chiuso qualche anno fa). La riapertura di cinque anni fa e il nuovo investimento rappresentano però un segnale positivo che – dopo le chiusure del passato – confermano la rilevanza del Vastese (e in questo caso di Gissi) sia nel comparto tessile che in quello logistico (con, inoltre, l’apertura di Amazon e la consolidata attività di Adrilog).
L’obiettivo del gruppo di Veronesi non si ferma qui e nel futuro ci sono altri progetti, oltre al potenziale incremento degli attuali livelli occupazionali: «Il prossimo passo sarà aprire un outlet e, successivamente, un centro per la cura dei capi».
Al termine della benedizione del parroco don Gianluca Bracalante, la serata è proseguita con una festa insieme a tutti i dipendenti: «Abbiamo voluto festeggiare con tutti perché sono loro che ci permettono di produrre e che hanno grandissime competenze. Speriamo di essere un trampolino per la comunità locale. L’idea è di cercare di continuare a crescere, se il mercato ce lo consente, stiamo spingendo per ampliarci», le parole del responsabile di stabilimento Matteo Varisco.
Caro Dr Veronesi,
Lei è un imprenditore coi fiocchi e, dopo tanti anni che lavoro per Lei, riesce ancora a stupirmi per le Sue capacità‼️
Una cooperazione preziosa‼️
Complimenti ed auguri.
Dr Capaldo