«Vorremmo solo rivedere i nostri figli e stare un po’ con loro»

Non vedono i loro figli dal 2017. Da quando, in un contesto di litigi familiari sfociati in un lungo iter giudiziario, i bambini sono stati allontanati dalla casa coniugale e affidati a una casa famiglia di Chieti. Poi la sentenza è divenuta definitiva e i figli sono stati dichiarati adottabili. Gabriella e Piero vivono in un piccolo comune del Chietino e non sanno dove si trovano i figli, una ragazza di 12 anni e un ragazzo di 15. Per questo hanno deciso di lanciare un appello su Facebook: «Ciao C. e A., cari figli miei, c’è la vostra mamma che vi sta cercando disperatamente perché vuole che voi torniate a casa, vi sta cercando la vostra mamma che c’è sempre; se leggete questo messaggio, per favore chiamatemi a questo numero: 3711526558, chiamatemi, la mamma vi sta cercando». I social network come mezzo per cercarli dopo che le vie legali non hanno condotto a un ricongiungimento.

La vicenda giudiziaria inizia nel 2011 a seguito di un periodo di litigiosità tra marito e moglie posto sotto l’attenzione dei servizi sociali. Gli sviluppi portano all’assegnazione dei due minori a una casa famiglia del capoluogo, prima in regime semiresidenziale, poi residenziale. Ad aggravare la situazione un disegno della figlia, che ritrae la famiglia in compagnia di un uomo, da lei chiamato «Lorenzo, l’amico di papà». Le verifiche compiute dai servizi sociali escludono l’esistenza di questa persona, ma non sono sufficienti a evitare la dichiarazione di adottabilità di C. e A., che attualmente potrebbero già vivere con una nuova famiglia.

I coniugi, assistiti dall’avvocata Rossella Gasbarri, hanno provato tutte le vie legali possibili, ma la sentenza è ormai definitiva perché sulla sua legittimità si è già pronunciata la Cassazione. «Ormai quei litigi sono solo un brutto ricordo», afferma Gabriella. «Ai nostri bambini non abbiamo mai fatto mancare nulla». Lei è casalinga e proprietaria dell’abitazione familiare, il marito è operatore ortofrutticolo. Hanno perfino scritto una lettera a Papa Francesco e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

«Vorremmo rivedere i nostri figli solo per sapere se stanno bene e per stare un po’ con loro», chiede Gabriella. Ma avere informazioni sui minori in stato di adottabilità è praticamente impossibile. Per questo Gabriella e Piero hanno affidato al profilo Facebook le speranze di rintracciarli.

Chieti (foto tratta dal sito Internet del Comune)

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