Anche la politica lancianese si mobilità a sostegno dell’Ucraina: in questi giorni difficili per il paese est europeo sono due le voci principali che arrivano dagli schieramenti politici cittadini. La prima è di Giacinto Verna, consigliere di minoranza con la lista “Azione” che ha così affermato «Nel momento in cui torniamo a vivere pagine orribili della storia europea che credevamo per sempre consegnate al passato, Lanciano città medaglia d’oro non può rimanere indifferente di fronte alla barbarie della guerra che sta martoriando l’Ucraina. Come Azione, insieme e d’accordo con i colleghi della minoranza consiliare, chiediamo che la nostra amministrazione si attivi con tutte le iniziative possibili, sia simboliche sia pratiche, utili a manifestare solidarietà e vicinanza al popolo ucraino.
Penso innanzitutto – prosegue Verna – a gesti piccoli ma di impatto, come l’esposizione della bandiera dell’Ucraina sul palazzo municipale, o l’illuminazione con i colori nazionali ucraini come avvenuto in numerose città in Italia e nel Mondo. Oltre a ciò, insieme agli altri gruppi di minoranza, lunedì chiederemo ufficialmente la convocazione di un consiglio straordinario per esprimere solidarietà all’Ucraina, condannare la guerra e approvare una mozione che impegna il sindaco a manifestare pubblicamente la posizione del Comune di Lanciano. In quest’ottica, insieme agli altri gruppi di minoranza, proporremo che il Comune metta in campo iniziative concrete a vantaggio dei cittadini ucraini che vivono e lavorano sul territorio cittadino e in tutto il comprensorio frentano. Una delle iniziative possibili è ad esempio l’istituzione di un sportello di aiuto e di ascolto per gli ucraini residenti nella zona, per coordinare eventuali campagne di raccolta fondi e materiale sanitario, oppure per offrire consulenze su ricongiungimenti famigliari, permessi di soggiorno o rimpatri»
Anche “Uniti per Lanciano” tramite la portavoce Patrizia Bomba fa sentire la propria vicinanza al popolo ucraino «In questi giorni tristi che mai avremmo pensato di vivere ci stringiamo intorno alle popolazioni che stanno vivendo ore drammatiche e siamo umanamente vicini a tutta la comunità ucraina presente a Lanciano e nei dintorni. Un pensiero di speranza va a tutte quelle persone che in questo momento si ritrovano chiuse in cantine improvvisate a rifugi o strette nelle metropolitane come topi in gabbia o che sono diventate profughi da un giorno all’altro. Persone comuni che, come noi, una sera si sono addormentate convinte che il giorno dopo si sarebbero alzate per andare a lavorare. In attesa di capire come aiutare concretamente i profughi, magari anche ospitandoli a Lanciano, come già altre città hanno detto di voler fare, invitiamo a partecipare alle numerose raccolte fondi organizzate dalle associazioni umanitarie».