Con i fuochi pirotecnici, incendiati all’alba del 14 settembre si apre ufficialmente la tre giorni di festa in onore della Madonna del Ponte, patrona del popolo frentano. Un appuntamento questo, molto sentito dai lancianesi tutti, che pur di non mancare alla tradizionale apertura, partecipano alla cosiddetta Nottata: una vera e propria notte bianca ante litteram. Tanti cittadini, seppur legati alla tradizione, non conoscono però il motivo per cui le Feste di Settembre iniziano alle 4 del mattino: un orario sicuramente particolare, ma non casuale che si lega alla storia dell’arrivo a Lanciano delle corone d’oro per la statua della Madonna del Ponte con in braccio Gesù bambino, custodita nella cattedrale.
Tutto iniziò nel lontano 1636 quando un lascito testamentario fatto al Capitolo della Basilica Vaticana dispose che si provvedesse ad incoronare con un diadema le più importanti immagini della Vergine Maria. Questo riconoscimento veniva concesso ai più prestigiosi santuari mariani d’Italia dopo attente verifiche e controlli scrupolosi. Secoli dopo e precisamente nel 1828 anche Lanciano tramite tal padre Marziale presentò domanda al segretario del Capitolo Vaticano nella speranza di fare avere il prestigioso riconoscimento per la Madonna del Ponte. Dopo un lungo iter alla Vigilia di Natale del 1832 giunse in città la notizia che l’incoronazione della Vergine sarebbe stata certa ed avrebbe avuto luogo l’anno successivo. La scelta della data fu motivo di discussione tra gli organizzatori e dopo l’iniziale proposta dell’8 settembre, Natività della Vergine, si optò per il 15 settembre, giorno che, secondo il calendario liturgico dell’epoca, si trovava subito dopo quelle dell’8 e del 12 festa del nome di Maria.
Il 10 luglio 1833 per andare a ritirare i diademi della Vergine e del Bambino, il canonico don Luigi Iacobitti e tale Nicola Saverio de Bucchianico, partirono alla volta di Roma, raggiungendo l’Urbe la mattina del 18. L’annuncio dell’ormai prossima incoronazione venne diffusa a Lanciano tramite un manifesto firmato dall’allora sindaco Michele De Giorgio, in cui compariva anche il primo programma dettagliato dei festeggiamenti: questo venne poi diffuso non solo in tutte le provincie degli Abruzzi ma anche fuori regione. Nonostante don Iacobitti e de Bucchianico erano giunti a Roma già alla metà di luglio, la consegna delle corone subì alcuni ritardi protraendosi fino al 7 agosto: solo allora potè iniziare il viaggio di ritorno verso Lanciano.
La notizia del prossimo arrivo in città dei due diademi scatenò la fede ed il fervore della popolazione e, quando si seppe che la carrozza proveniente da Roma avrebbe fatto tappa per pernottare a Castel Nuovo (oggi Castelfrentano) la sera del 17 agosto, la popolazione frentana si mise in fermento pretendendo che gli incaricati portassero la notte stessa, le due corone in città. Una grande folla, stimata all’epoca, in più di duemila persone raggiunse quindi a piedi e a cavallo Castel Nuovo, intonando canti e cori in onore della Madonna. Secondo la tradizione, le corone giunsero a Lanciano alle 4 del mattino, per essere conservate nel monastero di Santa Chiara mentre i due accompagnatori si recarono dal monsignor De Luca per consegnargli le lettere delegatorie rilasciate dal Capitolo Vaticano. La solenne incoronazione della statua della Vergine e del Bambino avvenne il 15 settembre durante la messa in cattedrale tra due ali di folla festante.
Successivamente la data in cui festeggiare la Madonna del venne spostata al 16 per ricordare la data del 16 settembre del 1832, anno prima dell’incoronazione, quando Lanciano venne visitata da re Ferdinando II di Borbone: a seguito della visita reale il Consiglio Decurionale della città deliberò di istituire quel giorno come festa civile “in perpetuo”. In un documento notarile del 1833 si intuisce poi la volontà da parte della città di dare ogni anno degna celebrazione alla sua patrona con “solenne magnificenza” cosa che avvenne a partire dal 1834 con la scelta di concentrare i festeggiamenti nei giorni del 14, 15 e 16 settembre. Ecco perché ogni anno la mattina del 14 le Festività si aprono con i fuochi delle 4, simbolo della festa e dell’entusiasmo con cui la città accolse le corone d’oro ed a memoria di quella notte eccezionale.