Inizia domani un nuovo anno scolastico – anche se diversi incontri di accoglienza sono già stati fatti nei giorni scorsi – con un approccio diverso rispetto agli ultimi due anni, molto influenzati dalle norme legate alla pandemia. «Sono state introdotte nuove normative che lasciano più libertà – ricorda Anna Bosco, assessore alle politiche scolastiche di Vasto, alla vigilia della ripartenza -. Non avremo più misurazione della temperatura, mascherine, dad. Ci sarà più serenità anche se, va ricordato, l’emergenza non è passata e dobbiamo avere le dovute attenzioni. Auspico anche meno criticità nella gestione dei casi. Con più flessibilità sono convinta che riusciremo a gestire bene tutto».
Le norme di distanziamento sociale hanno imposto una revisione e una diversa gestione degli spazi che, negli ultimi anni, erano forse divenuti troppo ristretti a fronte di classi numerose. Un’eredità da conservare e valorizzare anche in futuro. «Abbiamo fatto dei lavori per ampliare le aule, impiegando diverse risorse e non intendiamo tornare indietro. Anche se oggi il Ministero non chiede più i due metri di distanza tra i banchi non abbiamo rialzato quei tramezzi abbattuti per ampliare le aule, consapevoli del fatto che la vivibilità degli ambienti è sicuramente auspicabile rispetto alla costrizione in aule strette. Alcune locazioni restano attive, come la Paolucci (di cui alcune classi sono ospitate nel Polo San Gabriele) e quella del centro di istruzione per gli adulti della Rossetti. Ragionare su quanti ambienti scolastici fossero non idonei è stato positivo e apre una riflessione sulla opportunità o meno di continuare ad investire su scuole vecchie. Anche la manutenzione straordinaria comporta delle spese talmente ingenti che conviene accantonare quei soldi per costruirne di nuove. Vasto ha tante strutture scolastiche, una ventina di plessi per oltre 8mila studenti, che richiedono tante cose da fare. È nostra intenzione andare avanti realizzando nuove strutture scolastiche e sostituendo gli edifici più vecchi. E c’è anche l’idea di realizzare una terza scuola media».
Saranno demolite e ricostruite “Aniello Polsi” e “Paolucci”, riaprirà l’ex asilo Della Penna
Con l’ingresso dei piccoli alunni della scuola dell’infanzia Aniello Polsi nella sede della scuola primaria Ritucci Chinni si completa l’iter di ristrutturazione – in due fasi – dell’edificio di via De Gasperi. Diversi progetti sono in itinere e, nello spazio di 2-3 anni, porteranno ad una serie di modifiche nell’assetto delle strutture scolastiche. Proprio sull’Aniello Polsi «avevamo già vinto un bando che finanziava la ristrutturazione per metà dell’importo che oggi abbiamo a disposizione. Dal Pnrr è arrivato il finanziamento di quasi 2 milioni di euro per la ricostruzione della scuola ex novo. I tempi sono quelli che fisserà il Ministero, il primo step è firmare l’atto d’obbligo, poi c’è un anno di tempo per affidare i lavori. La scelta che stiamo adottando è quella dell’appalto integrato, mettendo a gara sia la progettazione definitiva che la realizzazione delle opere».
Sarà demolita e ricostruita anche la sede della scuola media Paolucci. «È motivo d’orgoglio aver vinto un bando con altre 200 scuole in Italia. La progettazione definitiva e le procedure saranno seguiti direttamente dal Miur. Da poco si è concluso il concorso di idee nazionale per i progetti. La nuova scuola Paolucci avrà la dimensione di una scuola primaria», quindi ci sarà l’inversione con gli studenti che attualmente sono nella sede della scuola Spataro in via Rossetti. Nella fase di demolizione e ricostruzione sarà necessario trovare una sistemazione per tutti gli studenti. «Abbiamo già iniziato a vagliare le possibili ipotesi, contando, in una possibile partenza dei lavori a settembre 2023».
Sarà invece un «polo innovativo dell’infanzia da 0 a 6 anni» l’ex asilo Carlo Della Penna. Lo storico edificio, al centro di tante vicissitudini, sembra sulla strada buona per tornare ad accogliere i bambini. «Dopo aver ricevuto il finanziamento abbiamo firmato da tempo l’atto d’obbligo. Con l’approvazione del bilancio comunale abbiamo incaricato dei tecnici per un preliminare avanzato da mettere a gara e, da qui a qualche settimana pubblicheremo la gara. Il Ministero ci ha già fissato una scadenza, la ditta che eseguirà i lavori dovrà essere nominata entro maggio 2023. Sarà un polo innovativo 0-6, primo della città, con una governance mista statale-comunale. Accoglierà i bambini della scuola dell’infanzia Spataro e ci sarà un nuovo asilo nido comunale». Per l’avanzamento dei progetti «è prezioso il lavoro degli uffici comunali che, in questo periodo, hanno tantissimi bandi da seguire in tutti i settori. Ma, per i progetti in corso, stiamo rispettando i tempi del Ministero».
«Tra i progetti da attuare c’è il contrasto alla dispersione scolastica»
Oltre alle strutture c’è da porre attenzione anche agli aspetti educativi e formativi degli alunni. «Nei mesi scorsi abbiamo lavorato, insieme a tutti i dirigenti scolastici della città, al regolamento dei patti educativi territoriali, introdotto due anni fa dal Ministro Bianchi. Il primo obiettivo che vogliamo perseguire – e come amministrazione comunale ce ne siamo fatti promotori – è combattere la dispersione scolastica. Il fenomeno dopo la pandemia si è acuito, vi sono povertà educative e forme di sommerso sociale, situazioni di bullismo. Occorre dare maggiore ausilio e supporto alle fragilità. Ci sono tante difficoltà che riscontriamo su cui vogliamo trovare risorse insieme e attuare delle politiche efficaci. Un aspetto su cui lavoreremo da subito è quello dei mediatori culturali per proseguire nel cammino di efficace integrazione».
La scuola riparte in un momento in cui emerge prepotentemente il tema del risparmio energetico. «Molti interventi negli anni scorsi sono stati fatti. Auspico di poter intervenire con investimenti sull’efficientamento energetico perché non tutte le scuole sono energeticamente adatte. C’è tanta dispersione di calore e i costi saranno talmente ingenti e diventa difficile da gestire senza aiuti da parte dello Stato. È una preoccupazione reale che c’è ovunque, dalle famiglie alle istituzioni». L’aumento dei costi riguarda «non solo gli aspetti energetici ma tutto ciò che afferisce alla vita delle famiglie. Anche su questo cercheremo di fare la nostra parte».
Alla viglia della prima campanella dall’assessore Bosco c’è «l’augurio che sia un anno ricco di soddisfazioni per tutti gli studenti. Spero che la scuola si dimostri all’altezza delle loro aspettative, dei loro desideri, dei loro bisogni, che sappia dargli la giusta preparazione. Rilevo tanta attenzione, anche da parte delle famiglie, al ricercare le cose fatte bene. Le famiglie vogliono una giusta qualità nella formazione dei loro figli, già dagli ordini di scuola più bassi. Auspico che sia una scuola, come si è già dimostrata, preparata. Le istituzioni scolastiche vastesi conducono già, secondo me, un lavoro egregio e auguro buon lavoro agli insegnanti, al personale scolastico e ai dirigenti scolastici della nostra città, in particolare alle due nuove dirigenti – di Rossetti e Comprensivo 1 – che hanno iniziato un nuovo percorso».
Comments 1