A tre settimane dalla tornata elettorale per il rinnovo di Camera e Senato della Repubblica, continua la campagna elettorale. Elezioni insolite, indette in un periodo inconsueto e “bollente”, in cui a farla da padrone sono il caro bollette e la crisi energetica. Ma “the show must go on” e, con il 25 settembre alle porte, non si possono rimandare gli appuntamenti per presentare candidati e programmi.
A fare tappa a Vasto, ieri pomeriggio, il tour del Pd Abruzzo con Michele Fina, Elisabetta Merlino e Ernesto Graziani che, nella sala convegni del Gulliver Center di via Incoronata, hanno incontrato la cittadinanza. Presente all’incontro anche il consigliere regionale Silvio Paolucci. «La nostra presenza a Vasto – afferma Gianni Cordisco, in veste di moderatore dell’incontro – è una dimostrazione di responsabilità, di vicinanza ai cittadini. Vogliamo dare il segnale di un Pd che ha la capacità di rinnovarsi, di stare vicino ai territori e alle persone. La Provincia di Chieti è forse il bacino più importante che oggi ha il centrosinistra. Questa Provincia ha avuto la possibilità di esprimere la volontà di avere dei candidati del territorio, vogliamo impegnarci per dare a questo territorio la rappresentanza che merita».
Lavoro, istruzione, energia, ambiente, diritti, alcuni dei temi trattati dai candidati. «Elezioni indette in un periodo dell’anno in cui non si è mai votato nella storia repubblicana – esordisce Michele Fina -. Voto che arriva a seguito di una crisi di governo di cui, in questo momento storico, non avevamo assolutamente bisogno. Quello che serviva al Paese, era un governo nel pieno delle proprie funzioni in grado di affrontare la crisi delle bollette, la crisi energetica e il rientro a scuola». Per Fina la prima scelta che gli elettori si troveranno a fare «è quella tra l’Abruzzo e Roma, cioè tra noi che abbiamo scelto di candidare e mettere in campo donne e uomini della nostra regione, e i nostri avversari che invece hanno scelto di catapultare in Abruzzo ben quattro prossimi parlamentari che forse hanno visto la nostra regione solo in Tv. Considerando che il numero dei parlamentari che spettano alla Regione Abruzzo è sceso da 13 a 9 – sottolinea – è evidente quanto sia importante che ciascuno di loro conosca le esigenze del territorio. Sono tanti i problemi concreti che la prossima legislatura si troverà ad affrontare, a partire dal caro bollette. Questa è una febbre che rischia di fermare il Paese. È un problema che va risolto alla radice e pensiamo che per farlo sia necessario investire sulla transizione energetica, sulle rinnovabili, sull’efficienza energetica e sul risparmio. Altri temi da rimettere al centro dell’agenda di governo sono quelli del lavoro, del salario minimo, e della lotta al “lavoro povero“. Parlando di lavoro – aggiunge – abbiamo messo al centro anche il tema che riguarda le giovani generazioni. Un giovane deve essere sostenuto, non deve essere precario, i giovani vanno ascoltati. Parlando dei giovani parliamo anche degli adulti, dei nonni, di coloro che hanno a cuore il futuro delle nuove generazioni. Stiamo dalla parte della Costituzione, Carta di cui non vanno cambiati i connotati, e sosteniamo la funzione di garante del presidente della Repubblica. Siamo e saremo sempre dalla parte dell’Abruzzo, comunque vadano le cose».
A dirsi «preoccupato per il futuro del Paese e delle famiglie in difficoltà» è Ernesto Graziani, sindaco di Paglieta, candidato al Senato. «Quando parliamo di bollette troppo alte, che siano dell’energia elettrica o del gas, parliamo anche di piccole attività commerciali o di aziende che sono costrette a chiudere perché non riescono a sostenere i costi. Paglieta si affaccia sulla Val di Sangro, cuore economico dell’Abruzzo le cui aziende danno lavoro complessivamente a circa 30mila persone e questo è un castello che rischia di venire giù e che potrebbe determinare il crollo dell’economia. Per impedire che questo accada è necessario che il Governo abbia cura del Paese, occupandosi dei problemi concreti dei territori e dei cittadini. Ed è in questa direzione che va il nostro impegno».
Candidatura alla Camera per Elisabetta Merlino, avvocato del Foro di Lanciano e vice segretaria regionale del Partito Democratico Abruzzo. «La nostra stella polare – dichiara – è il principio dell’uguaglianza e delle pari opportunità. Ho sostenuto e voluto fortemente la parità salariale, tema al quale è connesso quello del salario minimo. In Italia il mondo del lavoro è profondamente ingiusto: un lavoratore su 10 non gode delle tutele del contratto collettivo di lavoro, o si trova a sottoscrivere contratti che non corrispondono alla mansione svolta. Un altro tema carissimo a me e alla nostra coalizione è il diritto allo studio. La risposta migliore che la politica può dare ai nostri giovani è l’istruzione. Negli ultimi 20 anni ci siamo trovati di fronte a molti momenti difficili: purtoppo le crisi non sono finite, ed è importante dare ai giovani di strumenti per poterle e saperle affrontare».