«Costo di gas ed energia, si rischia il ricorso agli ammortizzatori sociali. Il governo riduca l’Iva»

L’autunno freddo delle aziende si ripercuoterà pesantemente sulle famiglie. La stangata delle bollette si abbatte su imprese e abitazioni. Nel Vastese, come in tutta Italia, i redditi di tante persone sono destinati a diminuire: la produzione arranca di fronte ai costi quadruplicati di gas ed energia elettrica e, per i lavoratori, la cassa integrazione è lo spauracchio dei prossimi mesi. Sarà il problema principale che, a livello nazionale, dovranno affrontare subito questo governo e il prossimo, che scaturirà dalle elezioni del 25 settembre.

Giuseppe La Rana (foto dal canale YouTube del Consiglio regionale)

«La situazione è obiettivamente importante», dice a Chiaro Quotidiano, Giuseppe La Rana, direttore di AssoVasto, l’associazione imprenditoriale che raggruppa oltre 100 aziende del Vastese. «Siamo giunti a un punto di criticità delle scelte imprenditoriali. I bilanci del 2022 sono stati già ritoccati al rialzo alla voce costi. Una situazione insostenibile causata da pandemia e conflitto in Ucraina, con i conseguenti effetti su reperimento e costo delle materie prime. Il totale dei costi di produzione non sta più nel prezzo di vendita dei prodotti. Per questo, le imprese si trovano di fronte alla necessità di rallentare la produzione e rivedere i contratti, se possibile, perché il prezzo dell’energia è determinante in tutte le produzioni, prima su tutte quella agricola ora che comincia la vendemmia».

Più costi, meno produzione e lavoro, nuova cassa integrazione. «Può esserci il ricorso agli ammortizzatori sociali e alle ferie accumulate, agli scivoli pensionistici per coloro che sono in età quasi pensionabile, rimpiazzati in misura inferiore al 100 per cento da contratti flessibili o da giovani lavoratori assunti con agevolazioni statali. Assoenergia consente alle imprese di accedere a tariffe agevolate e, di conseguenza, avere tre mesi in più per contenere le perdite», ma lo stato deve venire incontro agli imprenditori: «Il governo deve intervenire. Ci aspettiamo una riduzione dell’Iva su energia e gas, che sono ormai divenuti beni primari».

Ieri l’allarme lanciato da Graziano Marcovecchio, presidente di Pilkington Italia, il colosso del vetro che a San Salvo ha la sua fabbrica principale con 1800 dipendenti. L’industria più grande del Vastese.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *