Un anno fa moriva Franchino Mancini, una messa per ricordarlo. Prorogate le indagini

Un anno fa moriva Franco Mancini, che i vastesi chiamavano semplicemente Franchino. Rimangono ancora da chiarire le circostanze della morte del cinquantenne, molto conosciuto in città, trovato privo di sensi il 1° settembre 2021 in viale Dalmazia, nel centro di Vasto Marina. Soccorso da 118 e polizia, è stato portato all’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto, dove ha perso la vita nelle ore successive, nonostante i tentativi dei medici di salvargli la vita.

Una messa di suffragio voluta dalla famiglia è stata celebrata oggi, giovedì 1° settembre 2022, nella chiesa di Santa Maria Incoronata.

Intanto le indagini sono state prorogate. Il relativo avviso è stato notificato nei mesi scorsi all’avvocato Antonino Cerella, che difende il 29enne indagato. Gli accertamenti compiuti subito dopo l’accaduto dagli agenti del Commissariato di Vasto, agli ordini del vice questore aggiunto Fabio Capaldo, sono stati consegnati alla procura, che di recente ha ottenuto dal gip la proroga delle indagini preliminari. Nel fascicolo dell’inchiesta è ipotizzato l’omicidio preterintenzionale.

L’autopsia, che si è svolta all’ospedale di Chieti il 4 settembre 2021, ha accertato che la causa della morte è stata un trauma cranico. Il medico legale incaricato dalla procura, Pietro Falco, e il perito nominato dalla difesa, Christian D’Ovidio, hanno anche visionato le immagini registrate dalla videosorveglianza di viale Dalmazia. «Quella del mio assistito – sostiene l’avvocato Cerella – è stata una pacca sulla spalla o, comunque, un tentativo di respingimento».

Le indagini degli inquirenti proseguono per accertare la verità dei fatti.

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