Torino spara a zero sul suo ex partito: «La Lega della provincia di Chieti irrilevante e improvvisata»

Parole al veleno da Vitale Torino, ex coordinatore cittadino della Lega di San Salvo. Al centro delle forti critiche ci sono le candidature alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. La Lega correrà con il segretario Luigi D’Eramo come capolista al proporzionale per la Camera seguito dalla deputata uscente Laura Ravetto di Cuneo, Antonio Zennaro del Teramano e Maria Rita Carota, assessore di Pescara mentre all’uninominale ci sarà il toscano, uscente, Alberto Bagnai. Per il Senato correranno Vincenzo D’Incecco (capolista, di Pescara), la vastese Sabrina Bocchino e Antonio Morgante (Avezzano).

Torino – uscito dalla Lega dopo 9 anni di militanza – è amareggiato per l’assenza di esponenti della provincia di Chieti in posizioni utili per l’elezione; nelle settimane che hanno preceduto l’ufficializzazione delle liste era circolata l’ipotesi di una candidatura dell’ex sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca (anche sulla scia delle oltre 1300 preferenze alle ultime Amministrative), poi tramontata.

«Nessuna candidatura all’uninominale della Camera nel collegio di Chieti che rappresenti il territorio – attacca Torino – Nessun confronto politico con i territori e i loro rappresentanti. Nessuna candidatura da capolista nel proporzionale del senato che rappresenti il territorio. Nessuna candidatura da capolista al proporzionale alla camera che rappresenti il territorio. Una piccolissima sicurezza per il segretario regionale, il senatore uscente blindato con i voti della coalizione (con i soli voti della Lega avrebbe dovuto trovare posto altrove)».

Vitale Torino

«Non si chiama più Lega Salvini – continua l’ex coordinatore – ma Partito Disorganizzato, o meglio Pdn (Partito del Niente) o ancora peggio Pdp (Partito di Pochi). Sono così evidenti l’improvvisazione e l’irrilevanza dei rappresentanti della provincia di Chieti della Lega che ormai sono sotto gli occhi tutti, ma c’è chi ancora li sostiene e li difende a spada tratta. Il 25 settembre sarà il giorno che darà inizio al declino della peggiore classe politica che la provincia e la regione abbiano mai conosciuto».

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