C’è anche Avorio tra gli artisti selezionati dalla commissione artistica di Musicultura, Festival della Canzone Popolare e d’autore, per le Audizioni live al Teatro Lauro Rossi di Macerata. Da questa sera, e fino al 6 marzo, saliranno sul palco 61 artisti – tra band e solisti – scelti tra oltre mille candidati. Avorio «è un collettivo nato per consentire lo sviluppo e l’espressione di forme d’arte come musica, disegno, teatro, contenitore delle eccellenze del nostro territorio», si legge nella presentazione sul sito. E l’espressione con la forma musicale è quella che porterà il vastese Alessandro Femminella, fondatore del collettivo e autore di testi e musiche, a salire sul palco del teatro marchigiano con due inediti, Mamma e Imprevisto, che affondano le radici nel passato ma guardano alla contemporaneità della musica pop. Ad accompagnarlo nella scrittura dei testi è Giammaria Racano, altro componente di riferimento del collettivo. «Vogliamo fare musica moderna con un tono retrò – spiega l’architetto e artista vastese. -. L’idea del collettivo Avorio nasce dalla voglia di creare un prodotto culturale che possa spaziare tra le varie arti».
Per il collettivo Avorio «la ricerca di nuovi linguaggi non può prescindere dalla capacità di lettura dell’interlocutore – spiegano . Esprimiamo concetti in una forma nuova ma con linguaggi vintage, questa è la nostra prerogativa. Il nostro credo si muove sull’idea di utilizzare elementi visuali, musicali, e di letteratura assorbiti e sedimentati nel tessuto culturale, e utilizzarli in maniera inconsueta per comunicare sensazioni trasversali e popolari».
Sul fronte musicale ci sono dieci brani, alcuni già prodotti in studio in collaborazione con Piero Garone e la partecipazione di diversi musicisti del territorio, che presto prenderanno la forma di un disco. Testi profondi e un arrangiamento che richiama a sè la forma orchestrale, in cui Alessandro Femminella si cimenta – dopo una lunga esperienza in progetti importanti – con la forma cantautorale. Da qui parte un cammino per «spingere le persone al viaggio interiore osservando le imperfezioni in ognuno di noi, ma soprattutto accettandole perché solo così si può creare il giusto contrasto con ciò che è bello». Musicultura sarà solo la prima tappa del viaggio di Avorio.