Ciao Vincenzo, storico ristoratore de “La Tijella”. «Spesso i migliori se ne vanno prima»

Quella risata e quell’aria bonaria resteranno indimenticabili. Con Vincenzo Di Cino se ne va un pezzo di storia della ristorazione non solo sansalvese, ma di tutto il Vastese. Aveva 70 anni ed era conosciutissimo. I clienti lo adoravano per l’immancabile sorriso e la battuta sempre pronta. «Entravi – racconta chi lo conosceva bene – e ti chiedeva: carne o pesce? E poi iniziava a farti ridere con il suo spirito innato».

Vincenzo Di Cino

Tutti lo chiamavano Vincenzo La Tijella, dal nome del ristorante che aveva aperto nel 1978 vicino alla rotatoria degli alpini, all’ingresso di San Salvo, dove confluiscono le strade principali della città.

Ma la sua storia nel mondo della ristorazione non era iniziata 44 anni fa. Era cominciata prima. Originario di Torricella Peligna, ma sansalvese per scelta, Vincenzo aveva mosso i primi passi in questo settore lavorando a Rimini. Un’esperienza che aveva poi portato a San Salvo. Ci teneva a dire che il suo era stato il primo ristorante popolare della città: cucina tradizionale, affidata alla moglie Rosa, e prezzi accessibili. Un locale aperto ai tempi in cui non erano molte le persone che potevano permettersi di andare al ristorante.

La notizia della scomparsa di Vincenzo Di Cino si sta rapidamente diffondendo a San Salvo, a Vasto e un po’ in tutto il Vastese.

Un amico, Antonio Del Casale, lo ricorda così: «Mi mancherà il tuo “pesce o carne?” ancor prima di sedermi, la tua visione del mondo fuori dagli schemi, le tue bruschette puntualmente lasciate a metà per provare a mangiare altro, i tuoi primi super abbondanti, l amaro finale insieme, lo sconto in cassa e soprattutto le “lunghe chiacchierate sul mondo”. La ristorazione di questo territorio perde un pezzo di accoglienza casareccia dal sorriso sincero. Buon viaggio, Vince’, e ricorda che spesso i migliori vanno via prima».

Le esequie saranno celebrate venerdì 19 agosto, alle 16, nella chiesa di San Giuseppe a San Salvo.

Alla moglie, ai tre figli e a tutti i parenti le sentite condoglianze di Chiaro Quotidiano.

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