Con la morte di Piero Angela tutta l’Italia è oggi un po’ più povera. Perdiamo una persona dall’assoluto valore morale e culturale, capace di trasmettere l’amore per la conoscenza, in ogni campo del sapere. Nato nel 1928 a Torino era entrato in Rai nel 1958 come cronista e collaboratore del Giornale Radio. «A partire dal 1968, si dedica ai documentari: i primi furono dedicati alla scoperta dello spazio e al programma Apollo, il piano americano che condusse allo sbarco dei primi uomini sulla Luna con la missione Apollo 11 nel luglio 1969. Dal 1971 conduce numerose trasmissioni d’informazione e programmi educativi, utilizzando e reinventando sempre formule diverse, con un linguaggio curato e sempre in evoluzione», ricordano sul sito RaiNews. Nel 1981, con Quark, inaugura una lunga e incredibile serie di programmi divulgativi che hanno trasmesso, per oltre quarant’anni, sapere e conoscenza. E poi le trasmissioni con il figlio Alberto che, in questo triste giorno, ha dato la notizia della scomparsa di suo padre sui social.
Tra i tanti messaggi che in queste ore lo ricordano, spicca senz’altro quello che lo stesso Piero Angela ha scritto ed è stato diffuso dai canali di Superquark, il suo ultimo programma. Era il saluto alla trasmissione condotta a lungo ma, le sue parole, sincere e con quella sottile vena ironica che lo ha sempre contraddistinto, sono un vero e proprio testamento morale a cui tutti, senza nessuna distinzione, dovrebbero ispirarsi.
«Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.
Un grande abbraccio.
Piero Angela».