Il Comitato abruzzese della Lega Nazionale Dilettanti ha ufficializzato gli organici dei massimi campionati regionali maschili di calcio a 11: per l’Eccellenza ci sarà un girone unico da diciotto squadre, mentre per la Promozione si è pensato a tre gironi da quattordici. Tra le diciotto d’Eccellenza figura naturalmente il Lanciano Calcio 1920 che sotto la guida del neo tecnico ed ex difensore Giulio Daleno, sarà chiamata a ben figurare in una competizione che dopo due annate difficili e fortemente penalizzate dall’epidemia di Coronavirus, si appresta ad una stagione di ripartenza e si spera definitivo ritorno alla normalità. Le intenzioni, più teoriche che pratiche, della proprietà italo americana dei Pincione, sono quelle di quantomeno lottare per il salto di categoria, ma con allenatori, direttori sportivi e atleti che vanno e vengono, il disamore pressocchè totale della piazza e la pesante grana del campo da gioco (con il Biondi indisponibile per non si sa quanti mesi) ancora da risolvere, resta già difficile quantomeno pensare ad una normale e tranquilla programmazione e gestione del club.
In attesa di capire quali saranno i valori delle compagini avversari e che sia, come sempre il campo a parlare, conosciamo i nomi degli altri team ammessi a partecipare alla prossima edizione del massimo campionato regionale: Alba Adriatica 1968, Capistrello, Castelnuovo Vomano, Giulianova, il Delfino Curi Pescara, L’Aquila 1927, Lanciano Calcio 1920, Nereto, Ortona Calcio, Ovidiana Sulmona, Pontevomano Calcio, Renato Curi Angolana, Sambuceto Calcio, Santegidiese 1948, Spoltore Calcio, Torrese, Union Calcio Fossacesia, 2000 Calcio Montesilvano. Se Giulianova e l’Aquila si candidano ad un ruolo di vertice dopo la partecipazione agli scorsi playoff, desta particolare curiosità nella zona frentana, l’Union Calcio Fossacesia neopromosso che sotto la guida dell’ambizioso presidente Ursini vorrà sicuramente recitare un ruolo che non si limiti a quello di outsider: del resto gli adriatici pensano in grande e l’acquisto dell’esperto difensore lancianese Antonio Aquilanti, bandiera del club ai tempi della Virtus, va proprio in questa direzione. Se “il Patriota” (com’era stato simpaticamente ribattezzato dai tifosi rossoneri) ha scelto il progetto del Fossacesia è evidente che lì abbia deciso di trovare quella serenità e progettualità che oggi nel club della sua città, si stenta anche soltanto ad intravedere.