Ci risiamo. Un’altra caduta causata da un’auto, un’altra volta in ospedale. Stesso problema: frattura scomposta della clavicola sinistra. Marco Marra, ex assessore comunale di Vasto, vittima di un incidente per la seconda volta nel giro di tre anni e mezzo.
«Contesti diversi (tre anni fa mentre andavo al lavoro in bici, oggi per sport), dinamiche diverse, ma i responsabili sono sempre gli automobilisti distratti o scorretti», racconta. È successo stamattina. Marra si trovava insieme ad amici che condividono con lui la passione per la bici.
«Fortunatamente lo sto raccontando. Il problema è la scarsa consapevolezza alla guida»
«Questa mattina, attorno alle 9 – dice a Chiaro Quotidiano – sono uscito con loro per il mio classico giro domenicale in bicicletta. Eravamo sulla statale 16, sul rettilineo di Casalbordino, è un tratto che conosciamo, quindi sappiamo com’è, perciò andavamo tutti in fila indiana. Due auto ci hanno superato, ma si sono fermate subito dopo perché dovevano svoltare. L’altra, che era dietro, non ha lasciato spazio. Io, per evitare un ciclista davanti a me, che ha dovuto frenare bruscamente, ho frenato male, sono caduto e mi sono rotto la clavicola sinistra un’altra volta». La seconda, dopo l’incidente dell’ottobre 2018. «La prima volta, però, c’era un ragazzo che correttamente mi ha soccorso. La cosa grave è che l’automobilista di oggi sia andato via, mi dicono abbia messo benzina a pochi metri dall’incidente e davanti a chi gli ha fatto notare cosa avesse combinato, se n’è andato come se niente fosse. Tanto lo ribecco. Mi hanno aiutato i miei amici, si è fermata anche una coppia di medici che mi ha dato sostegno. Non sapendo chi sono, li ringrazio ora a distanza».
Accompagnato dal 118 al pronto soccorso dell’ospedale di Vasto, «sono stato visitato e adesso sono in attesa, mi dovrò rioperare, questo è sicuro. La scarsa consapevolezza con cui ci si mette alla guida di un’auto è un problema serio che continua a esserci sempre, cui si aggiunge la non consapevolezza delle proprie responsabilità. Dispiace questa mancanza di educazione stradale. Ogni giorno vengono dati i sacrosanti bollettini sul Covid ma, se dessimo giornalmente i bollettini sugli incidenti stradali, i numeri dei morti sarebbero impressionanti. Fortuntamente, sto raccontando quello che mi è successo, quindi va bene così. Ci vorrà un po’ per tornare in sella, ma non demordo».