È un’estate al centro delle cronache quella vissuta dalle storiche attività dello street food di Vasto Marina, da Fernando e D’Ottavio. Il 7 luglio, dopo settimane di battaglie e trattative con l’amministrazione comunale, anche a suon di carte bollate, è arrivato l’accordo per il trasferimento dei mezzi per lo svolgimento dell’attività di ristorazione da piazza della Guardia Costiera – da liberare per motivi di sicurezza legati al Jova Beach Party – alla pineta nel tratto nord di lungomare Cordella, a due passi dal monumento alla Bagnante. Ma per quattro associazioni, Forum Civico Ecologista, Arci Vasto, Italia Nostra del Vastese e Gruppo Fratino Vasto, sono contrarie a questa nuova collocazione. «Ci chiediamo come si possa concepire una così tanto evidente sconsiderata scelta visto che i pini sono tra gli alberi più facilmente infiammabili e quelle attività di ristorazione, com’è noto, lavorano con fiamme, carboni e braci».
In una nota le quattro associazioni sostengono che «basta una singola, piccolissima fiamma per scatenare un incendio di immense dimensioni con conseguenze inimmaginabili? Basti considerare che semmai dovesse prendere fuoco quella pineta, soprattutto in caso di vento (praticamente una costante a Vasto), potrebbe essere facilmente coinvolto anche l’intero costone di Vasto visto che la vegetazione è direttamente collegata alla pineta. Tutti ricorderanno l’enorme incendio divampato nell’agosto del 2021 nella pineta dannunziana di Pescara ed i suoi risvolti. E se dovesse replicarsi qua Vasto? Come si può essere così miopi da non capire che quella è una scelta irresponsabile e dissennata?».
Secondo le associazioni le attività, di cui in questi giorni è in corso il trasferimento, avrebbero trovato una collocazione migliore nelle aree di parcheggio della marina. «Nelle vicinanze vi sono ben tre parcheggi a disposizione: i due al di sotto della cosiddetta rotonda di Vasto Marina e quello accanto al Lungomare Cordella difronte il Lido La Scogliera (evitando di considerare quello appena a Sud della pineta visto che è proprio confinante con la stessa), e potrebbero essere sacrificati alcuni posti auto per far posto a quelle attività. Il tutto, è bene ricordarlo, in piena zona sottoposta vincolo paesaggistico. La decisione è completamente avventata e superficiale, e l’Amministrazione comunale farebbe bene a tornare sui suoi passi. Per questo motivo chiediamo l’immediato spostamento di quegli esercizi in zone consone alle loro attività».