Una toccata e fuga, poco tempo per conoscere Vasto ma Gianluca Zambrotta ha promesso che farà di tutto per tornare a godersi qualche giorno di relax sulle nostre spiagge.
Ospite per una notte in riviera, nel rinnovato Europa Hotel di Vasto Marina, dopo aver accettato l’invito di Elenio Di Filippo (nelle ultime tre stagioni team manager della Vastese) per una partita di beneficenza, tenutasi sabato sera, al Comunale di Casoli. Prima di far rientro a Milano si è concesso ai microfoni di Chiaro Quotidiano partendo dall’assenza dell’Italia ai prossimi Mondiali in Qatar. Chiesto a chi, sedici anni fa, da titolarissimo conquistò il Mondiale del 2006 con la maglia azzurra (con la quale conta quasi 100 presenze) entrando a far parte delle leggende del calcio italiano.
Nella stessa estate lasciò la Juve, in piena fase Calciopoli, dopo aver vinto cinque Scudetti in bianconero (uno fu revocato e un altro non assegnato). Dall’Italia al Barcellona, due stagioni prima di far rientro nella Serie A con la maglia del Milan vincendo un altro tricolore. 300 presenze con la Juventus, quasi 150 con il Milan prima di chiudere in Svizzera la carriera da calciatore.
Oggi tra le mille attività extracalcistiche si diverte giocando a padel in giro per l’Italia ma ha anche provato l’avventura in panchina affiancando prima Simone Barone nell’esperienza indonesiana e poi nel 2017/2018 “Don” Fabio Capello (suo allenatore alla Juventus) in Cina. A differenza di Marchisio che ha esaltato sui social Punta Aderci e la Loggia Amblingh, Gianluca Zambrotta non ha avuto modo di conoscere la bellezza di Vasto e i suoi incantevoli scorci. Motivo in più per invitarlo, magari già la prossima estate, e tuffarsi nel nostro mare tra una chiacchierata calcistica e una partita a padel.