Dopo le elezioni appena finite con la terza sconfitta consecutiva in dieci anni, aumenta la distanza tra le due sinistre sansalvesi.
Osvaldo Menna, fondatore di Avanti San Salvo, lista di ispirazione socialista che ha sostenuto Giovanni Mariotti, denuncia pubblicamente insulti rivolti a sé e alla sua famiglia. Analizza il voto puntando il dito contro la coalizione di Fabio Travaglini, composta da Pd, Psi e tre civiche.
«Dopo mesi di duro lavoro – afferma Menna – a novembre 2020 ho detto a Pd, Più San Salvo, Italia viva, Articolo Uno e Sinistra italiana che Fabio Travaglini non avrebbe vinto le elezioni nella nostra città, a meno che non si fossero svolte le primarie di coalizione tra due o più candidati. Questo concetto lo abbiamo ribadito come Movimento politico per l’unità del centrosinistra il 25 agosot in un pubblico comizio dove, a gran voce, abbiamo chiesto le primarie di coalizione tra i candidati sindaco Fabio Travaglini e il nostro Giovanni Mariotti alla guida di tre loste civiche di sinistra (Avanti San Salvo, Cambiamo San Salvo e Democratici per San Salvo). La mia convinzione è sempre stata che se avessimo fatto le primarie non avremmo avuto bisogno di una lista di destra né di candidati di destra e avremmo vinto le elezioni al primo turno avvicinandoci al 60% dei consensi. Altri errori sono stati fatti, ma questi li lascio ai grandi analisti politici».
«Una volta – polemizza l’ex assessore della Giunta Marchese – quando esistevano i partiti veri, questi avrebbero riunito i vari direttivi e analizzato il voto. I segretari e i responsabili diretti si sarebbero dimessi. Sarebbe opportuno che lo facessero adesso. Ma no, non lo fanno perché adesso è più facile e più semplice addossare le colpe ad altri, per esempio a Osvaldo Menna – dice parlando di se stesso in terza persona – arrivando addirittura a insultare pesantemente il figlio, la moglie e tutta la sua famiglia».
Poi la frecciata ai vertici delle forze politiche: «Una volta per sempre, cari dirigenti del centrosinistra, prendetevi le vostre responsabilità e dimettetevi in massa, anche perché queste elezioni ci consegnano una squadra di bellissime persone». «Questi ragazzi – conclude Osvaldo Menna, 120 voti a queste elezioni – sono il futuro del centrosinistra».