«La polemica in famiglia tra le due amministrazioni di centrodestra di Cupello e Monteodorisio sull’ipotesi di una centrale per la produzione di biometano presentato dalla società Stamnos nell’area industriale della Valsinello poco ci riguarda e per nulla ci interessa». Inizia così la nota del gruppo di minoranza Insieme per Cupello che torna sul progetto di cui si discute da settimane.
«Noi – continuano Camillo D’Amico, Marco Antenucci e Michele D’Alberto – abbiamo aderito convintamente al comitato civico territoriale affinché una risposta univoca e trasversale ponesse in essere una corale azione di contrarietà al progetto; ma anche perché su temi come la difesa della salute pubblica e dell’ambiente non sono tollerabili giochi e giochetti. Rimanere silenti avrebbe significato essere complici di una svendita del territorio, del quale invece vogliamo essere co-attori nella difesa degli interessi e nella valorizzazione delle peculiarità: propositi che si realizzano con atti concreti e non solo con mere enunciazioni verbali. Dopo la formale presentazione delle osservazioni, formuleremo una mozione di netta contrarietà nella quale riassumeremo le ragioni e i contenuti delle osservazioni inviate al comitato Via da parte nostra e degli altri soggetti civici e istituzionali».
«Su questo valuteremo la volontà concreta della nostra maggioranza, la cui contrarietà è stata espressa solo verbalmente nell’ambito di una conferenza stampa. In occasione del dibattito consiliare esprimeremo anche le dovute valutazioni sul futuro del consorzio intercomunale Civeta, sull’ipotesi di una riorganizzazione e su un possibile rilancio che non potrà prescindere da una fattiva collaborazione e messa in rete con gli impianti gestiti Ecolan, sul ruolo specifico che dovrà avere nell’ambito provinciale gestito dall’Agir. Tante cose che stiamo dicendo da anni, sollecitando la classe politica e istituzionale locale ad agire insieme, rimanendo inesorabilmente inascoltati da chi amministra Cupello da ormai otto anni».