Si terrà sabato 2 luglio a Schiavi d’Abruzzo, l’iniziativa Archeotrekking, a passeggio tra storia e natura sulla strada “longa longa”. Sarà proprio la mulattiera che parte dall’uscita del paese, ad essere al centro del percorso dell’escursione che porterà i partecipanti fino alla cima del Monte Pizzuto.
«Era stato così per secoli – si legge in un estratto di “Rivoli di Memorie” di Giuseppe Cirulli – almeno da quando si erano formati gli agglomerati rurali. Formate le frazioni o nuclei di essi, si cominciò a salire per tornare alla Terra, dove nel secondo Medioevo era nato il Castello e si era sviluppato il Borgo fortificato, ancora oggi denominato Piazza Largo del Castello. Il paese si svilupperà poi lungo i crinali delle colline discendenti. Un notevole sviluppo urbanistico il centro capoluogo lo ebbe con il tempo ed un contributo lo diedero anche i contadini. Questi, avendo grandi estensioni di terra nella zona della Montagna del Principe, dove seminavano soprattutto patate (oggi una raccapricciante distesa di pale eoliche), pensarono che era meglio costruire una casetta in centro per la conservazione di vino e patate, che tornare ogni sera in frazione per poi ripartire il giorno dopo. È così che si è sviluppata la Via Porfilio (intitolata ad Almerindo Porfilio americanizzato “Portfolio”) e sono cresciute casette basse ad un piano o al massimo a due piani. La “longa longa” strada mulattiera per Schiavi parte dall’uscita del paese e, tra pietre, dossi e curve scende fino alle frazioni, attraversandole centralmente, per poi terminare all’ultima casa in fondo. Ad appena cinquanta metri dall’uscita del capoluogo, la strada, con una curva a gomito, scende con leggera pendenza in linea retta lungo circa ottocento metri verso sud-est, per poi, con un’altra curva a gomito inclinare verso sud-ovest per altri circa settecento metri. Qui, un’altra curva a gomito ti immette verso sud-est, lungo una mulattiera dritta per circa un chilometro, che ti porta ai Templi Italici, in località Colle della Torre. La strada così descritta ha una scorciatoia, che dalla metà del primo rettilineo ti porta nei pressi dei Templi. Siamo in presenza di un dislivello di circa trecentocinquanta metri di altitudine. Ai Templi Italici, la mulattiera si divide in tre strade, che portano ciascuna rispettivamente a Canale e a Taverna, quella ad est, a Cannavina, quella di centro, e a Salce, quella a sud-ovest. Questa disposizione delle strade mulattiere probabilmente risale ad epoca sannita, essendo acclarato che i Templi erano luoghi di preghiera, ma soltanto per la durata della sosta. I Sanniti Pentri erano soprattutto guerrieri e Roma sa qualcosa delle Forche Caudine. Ma erano anche commercianti, come è risultato dagli scavi delle numerose necropoli, dove erano state trovate fibule e decorazioni, provenienti da luoghi molto lontani dal Colle della Torre. Lo studioso inglese Salmon, nell’opera “Il Sannio e i Sanniti”, Einaudi, 1995, riassume i suoi studi condotti in loco per un trentennio. Nel suo libro l’autore parla sufficientemente di queste cose. Voglio aggiungere che il prezioso lavoro di Edward T. Salmon è ancora insuperato».
Questo il programma della giornata:
Ritrovo alle ore 8:00, incontro con i partecipanti in località Monte Pizzuto nei pressi del “Rifugio dei Lupi” bar ristorante, trasferimento verso località Colle della Torre – Templi Italici. Partenza alle 8.30: visita all’area sacra dei Templi Italici con l’archeologo Davide Aquilano dell’associazione Italia Nostra del Vastese. Alle 9.30, in cammino sulla strada mulattiera “la Crcella” in compagnia del professor Marcello Pastorini dell’Ecomuseo Itinerari Frentani di Larino – un percorso di interesse storico-naturalistico – sino al centro abitato di Schiavi di Abruzzo dove faremo visita al MASdA – Museo Archeologico di Schiavi di Abruzzo. Terminata la visita al MASdA, proseguiremo sino alla cima del Monte Pizzuto (1290 m.s.l.m.) dove lo sguardo giunge in ogni luogo del territorio di Schiavi e dei paesi vicini… anche al mare e alle isole Tremiti. Sulla cima della montagna è posizionata una croce di ferro, che da anni domina l’Alta Valle del Trigno, un monumento dedicato ai Caduti delle Forze dell’Ordine di tutta Italia. Pranzo al Ristorante – Braceria “Il Rifugio dei Lupi” (località Monte Pizzuto); dopo la pausa pranzo, sarà possibile continuare (per chi lo desidera con prenotazione obbligatoria) ad ammirare il nostro territorio dall’alto con il volo panoramico in elicottero – con Fabio Falasca – sino al Santuario Italico di Pietrabbondante. Nel primo pomeriggio il gruppo proseguirà verso il tratto finale del percorso con la visita al paese.
L’evento si attiverà con un numero minimo di 15 partecipanti, massimo 35. In caso di previsioni meteo avverse, per garantire la sicurezza dei partecipanti, gli organizzatori si riservano di modificare il percorso o di annullare l’evento. La quota di partecipazione è di 25 euro. Per partecipare all’escursione e al pranzo è obbligatorio prenotarsi entro le ore 23:59 di giovedì 30 giugno ai numeri 331.6026376 (Marco), 340.6550584 (Marcello), 348.3576711 (Davide). Per il volo panoramico in elicottero la prenotazione è a parte (si potrà volare in gruppi di 3 persone, 50 euro cadauno), rivolgendosi sempre agli stessi numeri. Si paga in loco. Disdette a meno di 24h dalla partenza comporteranno comunque il versamento della quota.
Questo l’equipaggiamento consigliato dagli organizzatori per affrontare al meglio l’escursione:
scarpe da trekking (obbligatorie); abbigliamento a strati: intimo (maglia/termica), calore (micropile/pile/felpa), impermeabile-antivento (kway/guscio); bastoni da trekking (facoltativi); repellente per insetti; asciugamano e ricambio; 2 litri di acqua e/o sali minerali; frutta secca e/o snack; sacchetto per rifiuti; macchina fotografica.
Percorso “EE” escursionistico di 6 km, fondo particolarmente sconnesso e molto inclinato per la totalità del sentiero. È necessario non avere problematiche fisiche. Statistiche: altezza minima: 905 metri; altezza massima: 1290 metri; salita accumulata: 465 metri; discesa accumulata: 220 metri.
Informazioni e iscrizioni al numero 331.6026376, o sulla pagina Facebook Centro Italico Safinim.