Il futuro del consorzio Civeta e gli sviluppi degli impianti per la produzione di biometano sul territorio sono stati al centro dell’incontro promosso dall’amministrazione comunale di Cupello, Comune nel cui territorio ricadono la discarica e gli impianti di Valle Cena. L’assessore all’ambiente Oreste Di Francesco ha ripercorso le recenti tappe del consorzio, annunciando i due progetti che l’amministrazione comunale cupellese ha candidato per importanti finanziamenti. «Abbiamo richiesto complessivamente 28 milioni di euro. Poco meno di dieci milioni sono stati chiesti per l’impianto di lavorazione ed essiccazione dei fanghi, 18 milioni per il biodigestore», per la produzione di biometano da rifiuti. È proprio questo impianto – in via di realizzazione da parte della Snam, che ha acquisito la Ledurner, società che aveva avviato i lavori a Valle Cena – a far emergere la posizione dell’amministrazione sul progetto presentato da una società privata che vorrebbe realizzarne uno nel territorio di Monteodorisio.
«Abbiamo molte perplessità a riguardo – spiega Di Francesco – perché è insensato avere due impianti pressoché identici a poche centinaia di metri di distanza e a pochi chilometri da quello che sta realizzando Ecolan». Tra le osservazioni che arrivano da Cupello c’è quella sulla materia prima da impiegare. «Al Civeta ci sarebbe il completamento della filiera dei rifiuti e forse non sarebbero neanche sufficienti quelli del territorio per il funzionamento a regime. Nell’impianto di Monteodorisio dovrebbero arrivare da fuori. Oggi invitiamo tutti i sindaci a fare squadra, il Civeta è sul nostro territorio e, anche dal PNRR, possono arrivare fondi per il potenziamento».
Il futuro del consorzio passerà attraverso la sua «trasformazione in società di capitali – annuncia il sindaco Graziana Di Florio -. Con l’entrata in funzione dell’Agir abbiamo l’obbligo di preservare ciò che il Civeta rappresenta per il nostro territorio. Facendo sintesi con i Comuni consorziati, sarà portata nei consigli comunali la delibera con cui si darà mandato al Commissario di trasformare il consorzio in società a responsabilità limitata in house. Dobbiamo avere la volontà di far mantenere al Civeta l’importanza nel ciclo integrato dei rifiuti».
Manuele Marcovecchio, nella duplice funzione di consigliere comunale e consigliere regionale, ha illustrato i passaggi che porteranno al cambio di assetto del Civeta. «Sono per mia natura contrario a ogni forma di commissariamento – ha esordito – perché il territorio deve prendersi delle responsabilità. Al Civeta il commissariamento ha impedito ogni forma di trasformazione». Nella costituzione ed entrata in funzione dell’Agir erano scaduti i termini per la trasformazione dei consorzi in società di capitali. «Ho presentato un emendamento per far riaprire i termini, che ha trovato accoglimento in Regione. Ora, con le delibere dei consigli comunali, si darà mandato al commissario di procedere alla modifica dello Statuto. L’obiettivo è concludere tutto tra luglio e agosto». Marcovecchio sollecita «molta maturità istituzionale sul tema rifiuti, che deve poggiare su quattro pilastri: assicurare un dignitoso livello di igiene urbana, tutelare l’ambiente e la salute, valorizzare ciò che è stato costruito negli anni e contenere le tariffe». Quest’ultimo punto rappresenta oggi un aspetto cruciale. La ripresa delle attività della terza vasca gestita dalla Cupello Ambiente – dopo le vicende giudiziarie – «impone delle tariffe superiori. Il vincolo al conferimento dei soli rifiuti consortili (imposto dalla Regione) ha fatto perdere introiti al Civeta che si trova a subirne le conseguenze». Nell’avviare questa nuova fase si deve puntare anche alla creazione di ambiti sub-provinciali, che generino opportunità per la prossima società Civeta che, auspicano gli amministratori, potrà avere nuove opportunità dalla partecipazione a bandi pubblici.
«È importante che questo territorio faccia squadra», è l’appello del consigliere regionale. Il sindaco Di Florio è tornata sul progetto dell’impianto a Monteodorisio. «Non abbiamo nulla contro l’amministrazione di Monteodorisio ma riteniamo che il progetto dell’impianto per il biometano non sia opportuno, visto quello che si sta realizzando al Civeta. Proporremo le nostre osservazioni alla commissione VIA esprimendo le nostre perplessità».