Travaglini: «Contro di noi vergognoso atteggiamento allusivo e provocatorio. Ricuciamo i nodi strappati»

La temperatura si alza. Non solo perché le temperasture di questo mese di giugno che si va concludendo assomigliano a quelle di luglio e agosto, ma anche e soprattutto perché i comizi di chiusura a San Salvo rispecchiano una campagna elettorale in cui non sono mancate le stoccate pesanti e i toni si sono spezzo alzati.

«Un clima che qualcuno ha voluto inquinare a tutti i costi», sostiene Fabio Travaglini le comizio di chiusura in piazza Papa Giovanni XXIII. Il candidato del centrosinistra parla dopo la sua avversaria di centrodestra, Emanuela De Nicolis e definisce «vergognoso il comizio che ci ha preceduto. Un atteggiamento allusivo e provocatorio che ha rischiato di distrarci dal programma. Non risponderò a una sola di quelle accuse, siamo a San Salvo, ci conoscete e potete fare il confronto di ogni mio candidato con gli altri».

Proposte e critiche: «Metteremo al primo posto la salute dei cittadini. Io non ho strumentalizzato il cancro, l’ho conosciuto a 17 anni, non mi si può dire di averlo strumentalizzato. il comune può supportare la lotta contro il cancro. Ribadisco che tra le prime priorità c’è il registro dei tumori. Come prima cosa bisogna recuperare la capacità di programmazione. non inseguire l’ordinaria amministrazione e spacciarla per straordinaria. Non possiamo vendere come straordinario rifare l’asfalto o i marciapiedi. Queste cose vanno fatte di nascosto senza aspettare che l’addetto stampa del comune ti venga a fare foto e video. Non vogliamo che il centro storico sia il laboratorio delle prove fallite di chi non sa programmare. San Salvo non ha una circolare, un bus elettrico che porta i cittadini in modo sostenibile dove vogliono andare. Sul piano regolatore abbiamo assistito a uno spettacolo patetico. Scritto nel primo mandato e approvato qualche mese fa con un atto di Giunta e non in Consiglio comunale. Non può essere vecchio di 7 anni, non tiene conto di Amazon e di una crescita prevista di 7mila persone che non sappiamo dove mettere. è un piano regolatore che non tiene conto di come gestiremo la zona industriale arrivata ormai in centro».

«Siamo una squadra di persone libere, lo voglio precisare a chiare lettere. Siamo l’esatto contrario dell’immagine che vuole dare l’attuale sindaco.
Come possiamo creare sudditanza che stiamo da 10 anni in opposizione? Hanno fatto clientela nel sociale, hanno usato le cooperative sociali per sistemare parenti e amici. Qui non c’è nessuno che lavora nel sociale. Perché non hanno smentito questo che è stato un attacco diretto? Respingiamo al mittente il sistema dei video sdolcinati e lacrimosi. È doveroso fare un appello a tutti i cittadini. Ora mi rivolgo in particolare agli amici e alle amiche, ai compagni che hanno fatto grande il centrosinistra di San Salvo. Mi rigolgo a Giovanni Mariotti, Gabriele Marchese, Osvaldo Menna: siete stati mille come coloro che fecero l’unità d’Italia; è il momento dell’unità. Tutti insieme siamo i rappresentanti di una grande tradizione di centrosinistra di cui sento tutta la responsabilità e con la quale voglio ricostruire il futuro.
Pensate a San Salvo e alla sua storia. storia che parte da lontano quando i nostri nonni lottarono e in piazza c’è ancora qualcuno di loro. Abbiamo il dovere di raccogliere il testimone per portare avanti democrazia e rispetto per tutti. Il futuro che vogliamo costruire è a portata di mano, potremo riallacciare insieme quei nodi stracciati da troppo tempo».

In piazza si vede il segretario regionale del Pd, Michele Fina. Sul palco i futuri assessori in caso di vittoria di Travaglini: Marika Bolognese, Emanuela Tascone, Mimmo Di Nardo, Fabio Raspa, Michela Torricella e Gabriella D’Angelo.

Michela Torricella: «Questa squadra si propone come progetto alternativo, nessuno nega quanto di buono fatto. Vorrei una città più inclusiva dove i ragazzi possano avere accesso gratuitamente a spazi sportivi e culturali con luoghi di aggregazione dove i talenti possono esprimersi. Noi guardiamo avanti e non indietro di 30, 40 anni fa quando non eravamo ancora nati. A chi ci dice che siamo delle marionette ribadisco che nessuno ci dice cosa fare».

La socialista Gabriella D’Angelo: «Questo fiore rosso ha sempre vinto contro le dittature. domenica ricordiamo che la città è in mano a lega e fratelli d’Italia per un nostro errore. Riunionamci per progettare il futuro della città».

Fabio Raspa: «Fabio Travaglini è stato capace di fare da collante. San Salvo ha bisogno di un sindaco che si circondi di persone laboriose che si mettano a disposizione di ogni singolo cittadino e non di pochi. Rimandiamo al mittente le accuse di ritorno al passato. Con Fabio nessuno resterà indietro. Le scelte delle opere pubbliche vanno condivise con i cittadini. È troppo facile fare prima i progetti e poi scaricare le responsabilità su altri. Questo cambiamento può avvenire solo con Fabio Travaglini».

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