La Sevel si ferma dal 27 giugno al 4 luglio, «situazione allarmante»

Ancora uno stop all’attività produttiva della Sevel. La fabbrica che produce furgoni in Val di Sangro si fermerà dal 27 giugno al 4 luglio. La causa è riconducibile sempre alla crisi dei semiconduttori che si aggiunge alle altre note criticità che attanagliano le aziende del territorio (rincari delle materie prima, bollette energetiche salate ecc.).

A lanciare il nuovo allarme sui continui stop, sono Domenico Bologna e Amedeo Nanni, segretari Fim-Cisl Abruzzo-Molise: «L’ennesimo fermo produttivo della Sevel aggrava ulteriormente una situazione già allarmante. I continui stop creano forte incertezza tra i lavoratori e perdita di salario. D’altronde ci si trova in una condizione dove l’inflazione continua a crescere, i costi della benzina e energia hanno raggiunto picchi vertiginosi che rendono le tasche dei lavoratori sempre più vuote. Il nostro Paese ha necessità di una politica solida e non di prossimità, deve definire strumenti adeguati sulla transizione ecologica che vadano a tutela dei lavoratori coinvolti come ammortizzatori, fondi ad hoc e formazione professionale. Bisogna guardare con forza alla realizzazione e l’autonomia di stabilimenti che producono semiconduttori in Italia, altrimenti difficilmente usciremo da questa situazione che ci vede come un ostaggio geopolitico. È di fondamentale importanza discutere con il sindacato per individuare soluzioni industriali al fine di trovare interventi per il rilancio del nostro territorio ed evitare saldi negativi sull’occupazione».

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Comments 1

  1. Angelo Frasca says:

    Cari sindacati almeno in occasioni di annunci di questo tipo potreste darle in maniera unitaria , non trovate?

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