Corso, le prime ipotesi: nuovo materiale per il rifacimento ex novo dei tratti carrabili

Sono quasi trascorsi gli ulteriori 45 giorni chiesti dal tecnico incaricato dal tribunale per chiudere la questione legata alla nuova pavimentazione di corso Trento e Trieste e capire di chi sono le responsabilità dei cedimenti e soprattutto come poterli risolvere.

«Come già detto la situazione è delicata e le rotture delle mattonelle ormai non si contano più. – riferisce l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Bomba – Solo una volta avuta tra le mani le relazione del ctu potremo esprimerci e sapere con certezza cosa fare. Intanto – spiega – ci stiamo già muovendo per capire a quanto ammonterebbe la spesa per un rifacimento parziale della pavimentazione».

Paolo Bomba, assessore ai Lavori Pubblici

Nulla di ancora certo, quindi, ma si profila un rifacimento ex novo almeno dei tratti carrabili in cui, ormai, la presentosa, non c’è quasi più. L’ipotesi è quella di salvare il disegno originale utilizzando però materiali più idonei e resistenti come la pietra lavica del Vesuvio ed il marmo di Trani, più adatti al transito delle auto rispetto al grès che ha mostrato tutte le sue fragilità sin da subito.

A fine mese il Comune dovrebbe avere tra le mani la relazione del tecnico e solo allora si saprà il futuro più o meno presentoso di corso Trento e Trieste.

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