Premessa, anche al termine della conferenza stampa odierna, nonostante il «progetto finale sia definitivamente partito», non ci sono ancora certezze sulla riapertura dello Stadio Aragona. Chiuso dallo scorso 11 novembre, da allora ad oggi sette mesi di dichiarazioni, conferenze stampa, toni accesi e poi smorzati e tanto altro ancora. Quello di stamattina è stato un incontro voluto dall’amministrazione comunale per fare l’ennesimo punto sull’arcinota questione e aprire il dialogo sull’eventuale ingresso o subentro di nuovi imprenditori sul fronte Vastese Calcio.
Nell’aula consigliare “Giuseppe Vennitti” oltre al sindaco Francesco Menna e l’assessore allo Sport Carlo Della Penna presenti anche i consiglieri Pino Travaglini e Giuseppe Napolitano insieme all’architetto Enzo Di Pasquale, incaricato dalla società biancorossa e poi anche dal Comune per i lavori di messa a norma e riammodernamento dell’Aragona. Non è mancata una rappresentanza del tifo biancorosso, una partecipazione tutt’altro che silenziosa, ma corretta e a caccia del dialogo per cercare di spazzare più lontano possibile le nubi che gravitano intorno alla Vastese.
Menna prima di prendere la parola ha consegnato a giornalisti e altri presenti un faldone contenente tutte le spese affrontate negli ultimi anni per lo Stadio Aragona, le lettere inviate al club dal giorno della chiusura dell’impianto a oggi, inserendo poi anche alcuni articoli dove il presidente Franco Bolami annunciava, a più riprese, la volontà di cedere il testimone. «Questa amministrazione – ha esordito il primo cittadino – non è assolutamente distaccata, assente e dormiente sui temi Aragona e Vastese. In questi anni siamo stati vicini, anche economicamente, la carte sono sotto gli occhi di tutti e la cifra, che supera le 275.000 euro, lo conferma. Ci sono anche i contributi regionali, quelli già erogati da 70.000 per i lavori ai distinti, già fatti, e quelli da rendicontare di 68.000 e 200.000, rispettivamente grazie ai consiglieri regionali vastesi Bocchino e Smargiassi».
Sulla chiusura prolungata e sulla mancata partenza dei lavori: «c’è una commissione di vigilanza, dall’ottobre 2021 vanno seguite nuove linee guida, ma soprattutto per sbloccare quei contributi serve il bilancio di previsione. Verrà fatto a fine giugno, ecco perché contiamo di dare un’accelerata nel mese di luglio». Il secondo passaggio riguarda il futuro societario della Vastese Calcio: «Non solo attraverso articoli di giornale ma anchecon una pec inviata a noi lo scorso 18 marzo l’attuale dirigenza ha fatto capire di voler uscire di scena. Abbiamo affrontato tante crisi e di certo non ci tiriamo indietro questa volta, la Vastese è un patrimonio della città. Insieme all’assessore Della Penna abbiamo trovato una cordata interessata e pronta al dialogo con l’attuale dirigenza che ci ha già dato l’ok. Vogliamo chiudere la partita in tempi brevi, per noi già tra mercoledì e giovedì potremmo incontrarci tutti insieme, qui o a Chieti, alla presenza del prefetto e anche dei tifosi».
«A settembre lo Stadio Aragona riapre», esordisce così l’assessore allo Sport Carlo Della Penna che invita l’attuale dirigenza a mettere sul tavolo tutte le carte per «una trattativa trasparente con la cordata interessata al titolo biancorosso. Troppe dichiarazioni a mezzo stampa non aiutano di certo la Vastese, né tantomeno tutto il chiacchiericcio intorno al tema dell’Aragona. Imprenditori interessati al club biancorosso ci sono, può nascere un progetto ambizioso ma non vanno fatti scappare, ecco perché, come detto già dal sindaco, il nostro obiettivo è quello di far incontrare le due parti in tempi brevi. L’iscrizione al prossimo campionato di Serie D scade il 15 luglio, il tempo c’è ma non va sprecato». La parola passa all’architetto Enzo Di Pasquale, da dicembre incaricato dalla Vastese per seguire da vicino la questione Aragona: «Il progetto è definitivamente partito; parere positivo, ed è un aspetto fondamentale, è stato già espresso già dai Vigili del Fuoco. Entro una decina di giorni ci auguriamo di avere altre risposte positive per la consegna ufficiale del progetto ma non posso parlare di una data certa, ora sarebbe ancora approssimativo. La speranza di noi tutti è riavere l’impianto aperto al pubblico a settembre, siamo in tempi stretti ma credo che ce la faremo».
Nell’aula consiliare, quando la conferenza sembra ormai ai titoli di coda, arriva Luigi Salvatorelli, vicepresidente della Vastese che ,invitato a prendere la parola, mostra tutto il suo disappunto: «Questa società è senza un impianto da metà novembre, ci siamo incontrati tante volte ma sembra di essere sempre fermi allo stesso punto. Come imprenditore con la mia ditta finora ho tirato fuori oltre 40.000 euro per la messa a punto di alcuni lavori dell’Aragona, staticità compresa. Ora sento dire che si vuole passare per una nuova gara d’appalto, perché?». L’architetto Di Pasquale conferma le parole di Salvatorelli che poi passa sul fronte societario: «Non ci serve il tutor per cercare eventuali nuovi soci o cedere il titolo, siamo però disponibili al dialogo, anche se parlo a nome mio». L’impressione è che il vicepresidente biancorosso voglia continuare l’avventura con la Vastese anche se dovessero davvero salutare Bolami e Scafetta; amministratori e tifosi lo incalzano: «Certo che siamo disponibili al dialogo con la cordata che è in contatto con voi, tutti sono benvenuti affinché si lavori per il bene della Vastese».
I toni si calmano di molto e Salvatorelli annuncia anche che «la Vastese si iscriverà al prossimo campionato di Serie D, i tifosi possono stare tranquilli». La conferenza si chiude con più sorrisi che delusioni anche se mancano ancora certezze con fondamenta solide. Ci prova il sindaco Francesco Menna a riassumere il fiume di parole ascoltate nell’ora abbondante di conferenza: «Sappiamo che la Vastese si iscriverà al prossimo campionato, a fine luglio ci ritroveremo tutti qui e vi daremo la data certa sulla riapertura dello Stadio Aragona. Infine già da oggi ascolteremo l’attuale dirigenza biancorossa e la cordata interessata a rilevare o affiancare per organizzare l’incontro tra le parti, il nostro obiettivo è quello di sederci intorno a un tavolo tra mercoledì e giovedì».