Sereno, sorridente, sollevato, risoluto, disponibile e, com’è giusto che sia, soprattutto ambizioso. Per tratteggiare Lorenzo Peschetola potremmo stare qui ore e ore, difficilmente riusciremmo a completare la lunga lista di aggettivi positivi.
Partito nel 2017, a quattordici anni, dalla piccola Cupello per raggiungere la metropoli Milano, in cinque stagione oltre a conquistare due titoli di Campione d’Italia (under 15 e Primavera) con la maglia dell’Inter, è maturato tantissimo, non solo come calciatore. Da sempre testa sulle spalle e idee chiare, anche grazie agli insegnamenti dati dalla famiglia, presenza fondamentale nella vita di Lorenzo.
I Peschetola ci hanno aperto le porte dei loro ricordi, racconti degli ultimi cinque anni vissuti senza alcuna esaltazione ma la gioia per aver cullato il sogno di un figlio trasformato, passo dopo passo, in splendida realtà. Mamma Morena e papà Franco in questi anni non hanno mai fatto mancare il loro apporto, presenti a tutte le partite, con Lorenzo riescono sempre a toccare le corde giuste, il giusto equilibrio è forse il segreto del successo.
Non è una novità, non mancano dichiarazioni, ripetute fino a ieri quando ha ricevuto l’encomio dal Comune di Cupello, in cui il diciannovenne non ringrazi la sua famiglia per quanto fatto finora. Un unione granitica, i giusti insegnamenti ripagati dentro e soprattutto fuori dal campo, certi traguardi non arrivano mai per caso, la famiglia Peschetola ne è un esempio, Lorenzo ringrazia e continuerà a lavorare per regalare e regalarsi altri fantastici traguardi.