Lorenzo facci un goal, la solidarietà che si muove in silenzio

Da quel 14 luglio 2014 tante sono le cose cambiate, ma la voglia di fare del bene è la stessa, anzi, forse cresciuta. La onlus Lorenzo facci un goal, da quel mare di solidarietà che colpì la famiglia di Lorenzo Costantini, non si è mai fermata, ma ha saputo trasformare il dolore per la perdita del giovane calciatore rossonero in qualcosa di positivo per quanti si trovano nel periodo peggiore della loro vita e non sanno dove sbattere la testa.

Cuore pulsante della onlus sono Anna D’Ovidio, mamma di Lorenzo, e Maura Palazzini, insieme nella gestione della Casa di Lorenzo, nata a maggio 2017 per dare un sostegno, morale e fattivo, a quanti si trovano ad affrontare una malattia o un lutto.

Maura Palazzini e Anna D’Ovidio

«Qui viene chi ha un problema, ha bisogno ma spesso non può permettersi cure o aiuti. – dice Anna D’Ovidio a Chiaro Quotidiano – E per noi è una gioia poterci rendere utili e dare un conforto o riuscire ad indirizzare nel modo giusto chi si trova in difficoltà». La Casa di Lorenzo si trova in piazza Aldo Moro a Lanciano, nel quartiere Santa Rita, in una struttura donata dal Comune di Lanciano da quasi tre anni. Ed è davvero come sentirsi a casa. Ad accogliere ci sono i sorrisi e la disponibilità di Anna e Maura, insieme alla professionalità ed alla dolcezza di Monica Di Falco e Natascia Piccoli, rispettivamente psicologa e nutrizionista. «Alla Casa di Lorenzo si avvicina chi non riesce a superare un lutto o ad accettare una malattia o chi sta seguendo un percorso di cure oncologiche ed ha bisogno di una guida che gli indichi un corretto piano alimentare. – ci spiega Maura – Non sempre gli inizi sono semplici, ma una volta iniziato il percorso è difficile che si voglia andar via».

È cambiato negli anni il modus operandi nella onlus. Se prima l’attività era fatta quasi esclusivamente di donazioni a enti e ospedali, oggi si preferisce maggiormente aiutare il singolo. «Abbiamo fatto tante donazioni anche all’ospedale di Lanciano, ai reparti di oncologia, chirurgia o pediatria, ad esempio. – ricorda Maura – Ma oggi preferiamo creare rapporti personali e aiutare chi viene a bussare alla nostra porta». E sono tanti i ricordi legati ad incontri con persone particolari fatti di empatia, fiducia e, nonostante le difficoltà, sorrisi. Come quel bimbo di Napoli a cui è stato organizzato un viaggio in Spagna per curarsi; «sono storie che colpiscono e restano nel cuore».

«Ricordo come fosse ieri quella signora che abbiamo aiutato ad andare a Roma per una visita. Le abbiamo pagato il viaggio, dal bus al taxi fino all’ospedale – racconta Anna – dove è riuscita finalmente ad avere il parere di uno specialista. Da sola non c’era mai riuscita, per problemi logistici ed economici e, nonostante la diagnosi non fosse affatto rosea, è tornata comunque felice. Felice per essersi sentita dire cosa le stava accadendo e a cosa sarebbe andata incontro e felice, per assurdo, di dire no alle cure e godersi il tempo che le restava». Già, perché le storie non sono sempre a lieto fine, ma lo spirito con cui muove i suoi passi la Casa di Lorenzo è che «ognuno ha la possibilità di guarire e salvarsi».

Chiunque può aiutare Lorenzo facci un goal, come si legge anche sul sito della onlus, con il 5×1000, facendo una donazione libera o oppure tramite i cesti di Natale o le bomboniere solidali. Lo scopo sarà sempre quello di sostenere i malati in attesa di guarigione, nella speranza che il destino dei più bisognosi possa cambiare grazie all’aiuto di ognuno.

Con la onlus Lorenzo facci un goal continua il viaggio di Chiaro Quotidiano alla scoperta delle associazioni dei territori in cui opera il nostro giornale, il Vastese e la Frentania. Sono tanti i sodalizi che, in diversi ambiti della vita comunitaria, svolgono preziose attività. Ve ne presenteremo una ogni settimana. Potete segnalarci le vostre associazioni a redazione@chiaroquotidiano.it.

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