Sull’arcinota questione riguardante la chiusura dello Stadio Aragona si fanno sentire, attraverso un comunicato stampa, anche i consiglieri del centrodestra vastese, Soria, Giangiacomo, Suriani, Prospero e Monteodorisio.
«Si è da poco concluso il campionato di serie D con la Vastese calcio che, per la prima volta, dopo 5 anni, è riuscita a conquistare l’accesso ai play-off dove ha affrontato il Trastevere, a Roma, gara da cui è uscita sconfitta per 4 a 0. A fare rumore però non è stato tanto il risultato quanto l’assenza dei tifosi, erano una decina quelli al seguito e soprattutto delle istituzioni. In una gara così importante l’assessore allo sport, che da sempre si professa tifoso biancorosso, ci sarebbe quanto meno dovuto essere.
L’assenza dei tifosi invece vogliamo giustificarla. E’ chiaro che non poter seguire dal vivo la propria squadra, per tutto l’arco della stagione, crei un certo scollamento e diminuisca indubbiamente il senso di appartenenza, e hai voglia a trasmettere la gara in diretta sui social! In altri tempi a Roma sarebbero andati almeno tre autobus e decine di auto private per sostenere la squadra. Negli scorsi anni di questi tempi la dirigenza era già a lavoro per programmare la stagione successiva ma è oramai noto che Bolami e company hanno deciso di lasciare il calcio e quindi non riscrivere la squadra al prossimo campionato di serie D. Dei lavori allo stadio comunale nemmeno l’ombra nonostante la Regione Abruzzo abbia stanziato la somma di 200 mila euro per sistemare le criticità, l’amministrazione comunale potrebbe indire una gara o anche affidare i lavori, alla luce delle ultime modificate norme sugli appalti ma ad oggi tutto tace. L’assessore Della Penna ha finito le scuse, prima i lavori si dovevano concludere a marzo, poi a maggio, adesso si dice che dovranno partire con l’approvazione di un bilancio fantomatico che tarda ad arrivare.
Nel frattempo i dirigenti biancorossi stanno provando a cedere la società ma chiaramente i timidi abboccamenti che ci sono stati, con imprenditori di fuori regione, sono naufragati nel mare dell’incertezza sulla riapertura al pubblico dello stadio. Il rischio che Vasto resti senza la prima squadra della città è concreto, lo scettro potrebbe passare, ancora una volta, alla Bacigalupo Vasto Marina del patron e consigliere comunale di maggioranza Pino Travaglini.
Il Sindaco di Vasto, come hanno fatto altri sindaci abruzzesi, non dovrebbe intervenire in prima persona per evitare questo possibile nuovo fallimento di una società che quest’anno si accinge a compiere 120 anni di storia?
Sinceramente ci piacerebbe capire cosa sia andato storto visto che, fino a qualche mese fa, dirigenti e amministratori andavano a braccetto tranquillamente perché di questo si tratta, ripicche e dispetti! Il problema stadio però potrebbe essere risolto definitivamente, facendo ricorso ai nuovi strumenti del codice degli appalti o a un project financing per la costruzione di un nuovo stadio sui terreni comunali, mentre l’Aragona potrebbe essere messo a disposizione per far allenare i ragazzi delle scuole calcio oltre a poter creare, sotto i gradoni, dei locali utilizzabili come sede per le molte associazioni sportive e culturali presenti in città. Le scuole calcio, inoltre, potrebbero beneficiare del campo di calcio del valore di Euro 250.000,00, che la Società Aqualand del Vasto avrebbe dovuto realizzare in località incoronata già da qualche anno. Anche su tale aspetto, l’amministrazione comunale, inspiegabilmente, tace. Sarebbe bello che, proclami a parte, l’esecutivo cittadino si attivasse per fornire al calcio semiprofessionistico e a quelli giovanili le infrastrutture necessarie. Chiediamo troppo?»