“Il tempo prezioso dell’attesa”, il professor Xavi Bucci presenta il suo libro agli studenti dello “Spataro”

Sabato 28 maggio, l’Istituto Tecnico Economico “G. Spataro” di Casalbordino è stato la tappa speciale nel viaggio di un libro altrettanto significativo. In occasione del Maggio dei Libri, campagna nazionale che invita a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, l’Istituto ha infatti ospitato il professor Savino Bucci (in arte Xavi Bucci), docente a fine carriera di Economia Aziendale, che ha presentato agli alunni il suo primo romanzo intitolatoIl Tempo Prezioso dell’Attesa edito da Gruppo Albatros Il Filo.

«È la mattina del 30 aprile quando alla stazione di Bologna un treno deraglia e termina la sua corsa distruggendo la sala d’aspetto: quattordici persone perdono la vita, tra queste il padre di Giulia e la madre di Eleonora. Dopo la tragedia, le due ragazze recuperano gli effetti personali dei rispettivi genitori, tra le altre cose ognuna trova un libro, lo stesso: Il maestro di scherma. Eppure, la copia di cui sono entrate in possesso ha qualcosa di strano: in quella di Giulia, un biglietto del treno che non poteva appartenere a suo padre; in quella di Eleonora, sottolineature e segni che non sono tipici della madre. Iniziano così un’indagine parallela per scoprire quale mistero si cela dietro i due testi e quale legame univa le due persone a cui appartenevano». Questa la trama del romanzo, una narrazione avvincente che garantisce forti emozioni nei confronti del lettore, rese ancor più evidenti dalla tecnica stilistica adottata.

«L’opera – sottolineano dallo Spataro – è stata presente anche al Salone del Libro di Torino, per poi continuare il suo viaggio delle parole facendo tappa nelle principali città e dunque approdare giustamente anche a scuola, tra i banchi dove l’autore insegna. Un appuntamento speciale, questo, un incontro posto verso la fine dell’anno scolastico, nonché dell’anno di insegnamento dell’autore presso l’Istituto Tecnico Economico di Casalbordino, quasi una sorta di commovente “arrivederci” ai suoi colleghi e soprattutto ai suoi studenti, volto a rendere la giornata più gradevole e permettere alle menti di tutti i di poter volare libere attraverso le pagine di un libro».

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