Pala Masciangelo: da giugno la struttura torna nelle mani del Comune

Lo scorso aprile avevamo parlato della possibilità che da luglio l’hub vaccinale di Lanciano si spostasse dal Pala Masciangelo nei nuovi locali di Lancianofiera: fortunatamente grazie al netto miglioramento della situazione pandemica il palasport già dal mese di giugno tornerà nelle mani dell’amministrazione. La Asl Lanciano-Chieti-Vasto, vista la ridottissima attività vaccinale (in città la media è di circa trenta inoculazioni al giorno) ha infatti deciso di rescindere il contratto d’uso dell’impianto, per dirottare l’attività al poliambulatorio di San Vito e nel prossimo futuro nel nuovo hub che sta sorgendo nei locali dell’ex ristorante della fiera.

«Sono soddisfatto – riferisce a Chiaro Quotidiano l’assessore allo sport, Danilo Ranieri – di poter riavere con un mese di anticipo la gestione del palasport: questo significa innanzitutto che la situazione epidemiologica sta migliorando ma soprattutto che possiamo pianificare con maggiore calma e precisione gli eventuali interventi da realizzare. I lavori per dare vita al nuovo centro vaccinale inizieranno già in questa settimana e per quella struttura abbiamo firmato un contratto che ne prevede l’utilizzo per dodici anni. Se in autunno – continua l’assessore – la Asl dovesse aver bisogno di spazi per proseguire o riprendere la campagna vaccinale, troverà lì gli strumenti e la giusta collocazione per farlo».

Il Pala Masciangelo di Lanciano

Il Pala Masciangelo non sarà però fruibile fin da subito visto che per due anni non è stato destinato alle attività sportive per cui era stato pensato, e che quindi saranno sicuramente necessari degli interventi, soprattutto per quello che riguarda la superficie di gioco. A tal proposito Ranieri anticipa la volontà del comune di condividere ogni passo necessario con le società sportive della città: «ad inizio giugno è nostra intenzione effettuare un sopralluogo al palazzetto insieme ai rappresentanti delle società e delle associazioni sportive lancianesi: dobbiamo capire quali tipi di interventi realizzare». Le ipotesi in campo sono almeno tre: la prima più economica, riguarderebbe una soluzione “tampone” e sicuramente low cost, mentre le altre due riguarderebbero la sistemazione di un tappeto in taraflex (dal costo di circa 60mila euro) o il rifacimento totale del parquet che impiegherebbe però circa il doppio (120mila euro) delle risorse finanziare.

Ranieri annuncia inoltre la volontà di mettere a regime tutte le infrastrutture sportive della città con una ripartizione degli orari e degli spazi, in base agli iscritti ed ai tesserati: «stiamo riorganizzando l’ufficio comunale dello sport e con due scadenze (la prima al 30 giugno e la seconda al 30 settembre) chiederemo ad ognuna delle realtà sportive locali un calendario con le richieste dei vari spazi e dei relativi orari. Spero – prosegue l’assessore – di trovare la massima collaborazione e comprensione da parte di tutti, ma sono certo che sarà così perchè già in questi due anni di pandemia, le società hanno dimostrato, tra grandi difficoltà, di voler e sapere portare avanti le varie attività, accollandosi anche alcuni costi relativi alla pulizia ed alla gestione degli impianti».

«Vogliamo – conclude l’amministratore – riportare in città alcune discipline come il Futsal che anche a causa dell’indisponibilità del Pala Masciangelo, sono state costrette ad emigrare nei paesi circostanti ma al tempo stesso è necessaria una ricalibratura e correzione per quello che riguarda le tariffe riguardanti l’uso delle strutture sia all’aperto ma in particolare al chiuso». Nel dettaglio ci sarebbe una sproporzione delle tariffe con i canoni attuali che permettono di coprire solo il 32% dei costi di gestione: un disavanzo questo aumentato ancora di più di recente e che ad oggi copre solo il 20% della gestione.

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