Taglio di 86 alberi nella Riserva, Wwf scrive alla Regione, che chiede chiarimenti al Comune

Una richiesta di informazioni sull’esposto del Wwf. L’ha inviata la Regione Abruzzo al Comune di Vasto per chiarire la questione riguardante il taglio di 86 alberi nella Riserva naturale Marina di Vasto. La missiva è firmata dal dirigente del Servizio foreste e parchi, Sabatino Belmaggio, e dalla responsabile dell’Ufficio parchi e riserve, Serena Ciabò.

Alberi nella Riserva naturale Marina di Vasto, lungo la pista ciclopedonale Vasto-San Salvo

La richiesta di chiarimenti nasce da una lettera del 7 maggio, inviata agli uffici regionali dall’avvocato Francesco Paolo Febbo su incarico della presidente del Wwf Zona frentana e Costa teatina, Ines Palena.

L’organizzazione ambientalista «lamenta il mancato rispetto da da parte del Comune di Vasto delle previsioni» della normativa regionale ed europea e del codice dell’ambiente. Nell’esposto si ricorda la diffida presentata dal Wwf perché la Vinca (valutazione d’incidenza ambientale) a non è stata pubblicata «nell’Albo pretorio comunale, così contravvenendo alle norme sulla partecipazione e pubblicizzazione degli atti».

«Per di più – si legge nel documento – tale determina autorizzativa, pubblicata sull’Albo pretorio in data 7 marzo 2022, era stata emanata prima del termine di quindici giorni previsti per le osservazioni da parte dei soggetti interessati, non rendendo possibile al Wwf di produrre le proprie osservazioni. Nel merito, si è evidenziato che nel caso in questione l’abbattimento di ben 86 alberi rappresentava senza ombra di dubbio un’azione invasiva ed importante rispetto all’assetto paesaggistico e naturalistico dell’area, e pertanto da valutare con assoluta attenzione». Inoltre va «tenuto conto che lo stesso studio Vinca precisasse letteralmente che le operazioni di taglio e potatura di contenimento non vanno effettuate nel periodo decorrente dal 1° marzo al 31 luglio (periodo di nidificazione). Tale periodo, come previsto dal Regolamento di gestione del verde, viene prolungato fino al 30 settembre». Per questo, il Wwf parla nella lettera alla Regione di «una palese illegittimità e financo illiceità». Infine, l’abbattimento «andava preventivamente comunicato, autorizzato ed avallato dalla Regione Abruzzo, trattandosi di Riserva regionale». «Per fortuna, si è scongiurata almeno per il momento tale sciagurata iniziativa, ma il comportamento tenuto dal Comune di Vasto è certamente meritevole di biasimo ed anche di specifica reprimenda, posto che la normativa di riferimento prevede sanzioni in tali casi. Pertanto, si confida in un intervento della Regione Abruzzo».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *