Il nuovo piano strategico del centro storico presentato a meno di un mese dalle elezioni in veste ufficiale dal Comune. È polemica a San Salvo sui tempi degli ultimi eventi dell’era Magnacca. In questo caso si tratta del progetto di riqualificazione del centro storico che l’amministrazione comunale presenterà domani 19 maggio alle 18 alla Porta della Terra insieme all’architetto Davide Longhi; un’opera,, stando al comunicato istituzionale, che «disegnerà il nuovo volto del centro cittadino».
Ma, in campagna elettorale, si sa, ogni evento è sotto una lente d’ingrandimento e questo non fa differenze. Il primo a sollevare dubbi sui tempi scelti e sull’istituzionalità dell’evento è il candidato del Partito Democratico (a sostegno di Fabio Travaglini) Errico Lamolle che, per venerdì 20 maggio, aveva già programmato un dibattito sullo stesso tema, “La rivitalizzazione del centro storico” (ore 18.30, Caffè Roma di corso Garibaldi), «Dopo 10 anni di totale abbandono, scopriamo che c’è un piano strategico e che urgono politiche di crescita».
Dello stesso avviso è l’ex sindaco Gabriele Marchese, candidato nella coalizione guidata da Giovanni Mariotti, che è ancora più diretto: «In questi giorni assistiamo a una serie di annunci e apposizione di cartelli, manifesti, convegni ecc. da parte dell’amministrazione uscente di centrodestra per promuovere eventuali opere che sono solo sulla carta. Vogliono dimostrare in venti giorni di realizzare ciò che non sono riusciti a fare in dieci anni. Molto probabilmente hanno la presunzione di credere che i cittadini di San Salvo non sono in grado di giudicare il loro operato. Stanno utilizzando impropriamente i soldi pubblici, di tutti i cittadini per fare la loro campagna elettorale. Fermatevi, non sciupate più soldi, i sansalvesi hanno testa e cervello per giudicarvi». Il riferimento, in questo caso, è anche al comunicato sulla richiesta dell’amministrazione di intitolare un francobollo a Vitale Artese.