A Natale non pranzerà con la famiglia. Nathan Trevallion, il papà della famiglia nel bosco, non condividerà il pranzo natalizio con la moglie Catherine e i figli di 6 e 8 anni. Il Tribunale per minorenni ha respinto la richiesta. Nathan potrà vedere i suoi familiari solo durante l’orario delle visite, dalle 10 alle 12,30, nella casa famiglia di Vasto, dove dal 20 novembre i bambini sono ospitati insieme alla mamma. Potranno vedere Nathan per due ore e mezza, ma non mangeranno tutti e quattro seduti attorno allo stesso tavolo.

Intanto si allungano i tempi del ricongiungimento. Ieri il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha disposto una perizia psico-comportamentale per la famiglia. L’incarico è affidato alla psichiatra Simona Ceccoli, che avrà 120 giorni di tempo per depositare la perizia. Entro il 30 gennaio il servizio sociale dovrà trasmettere una relazione di aggiornamento sugli interventi effettuati. Le parti potranno depositare eventuali memorie fino al 15 febbraio.
Respinto nei giorni scorsi l’appello proposto dai legali della famiglia neorurale, gli avvocati Marco Femminella e Danila Solinas. Alla base del diniego dei giudici aquilani ci sono principalmente le criticità emerse nel percorso scolastico: la bambina più grande, che ha otto anni, è in grado di scrivere solo il suo nome sotto dettatura e, più in generale, tutti e tre hanno problemi con l’alfabetizzazione e la conoscenza della lingua italiana.











