Sansalvese accusato due volte per spaccio di hashish, assolto

Il tribunale di Vasto, ieri, ha assolto per la seconda volta il sansalvese R.S., dai delitti di detenzione e di detenzione a fini di spaccio di hashish, accusa contestata due volte in due procedimenti diversi. L’uomo, nel 2023, ha subito tre perquisizioni nell’appartamento venendo trovato in possesso di circa 5 grammi di sostanza stupefacente e un coltello. Durante i controllo nelle vicinanze della sua vecchia abitazione, avvenuti successivamente, inoltre, è stato fermato un soggetto in possesso di eroina. Portato in caserma, ha riconosciuto nelle foto, R.S. come l’individuo che gli avrebbe consegnato la droga. Da qui, quindi, l’accusa (per R.S.) anche di detenzione a fini di spaccio di una dose di eroina.

Dopo l’analisi dell’hashish, il report è stato erroneamente inserito in due differenti fascicoli. La circostanza ha quindi portato l’uomo a essere accusato in un procedimento del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza di hashish (art. 73  d.p.r. 309/90) di 5 grammi e per detenzione abusiva di armi (art. 697 c.p.). Nell’altro procedimento è stato accusato (per aver ceduto la dose di eroina) sempre della detenzione a fini di spaccio di 5 grammi di hashish (art. 73 co. 5 del d.p.r. 309/90).

In seguito all’istruttoria dibattimentale del primo procedimento, il pm ha chiesto sei mesi di arresto per il possesso abusivo dell’arma, mentre, il giudice Tito Antonini ha assolto R.S. per non aver commesso il fatto, visto che non c’era alcuna prova che il coltello era suo e che vi era un altro procedimento ove era contestata la sostanza hashish.

Ieri, invece, la pubblicazione della sentenza nel secondo procedimento nel quale, il pm Giovanni Grieco, ha chiesto due anni e otto mesi e 3mila euro di multa. Quindi, R.S. è stato nuovamente assolto per la detenzione di hashish, perché il fatto non sussiste e, per la cessione della dose di eroina, per non aver commesso il fatto. Nel primo caso l’hashish sarebbe appartenuto anche ad altre persone e non è stata dimostrata la destinazione allo spaccio.

Infine, per la dose di eroina, la difesa, rappresentata dal legale Francesco Bitritto, è riuscita a dimostrare che la persona che riceveva la dose di eroina ha sicuramente sbagliato persona, e che il consumatore si era confuso con una persona simile a R.S.

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