Mi chiamo Giampaolo Gatti, sono una persona con disabilità motoria e vivo su una sedia a rotelle fin dalla nascita. Scrivo queste righe perché sento il bisogno, personale e profondo, di esprimere il mio punto di vista su quella che, a mio avviso, è una polemica sterile e poco costruttiva riguardo ai lecci di via Madonna delle Grazie, a San Salvo.
In questi giorni ho letto davvero di tutto sui social. Mi ha colpito vedere con quanta passione – a volte anche con toni accesi – molti miei concittadini, non tutti per fortuna, si siano improvvisati esperti: animalisti, ambientalisti, ingegneri, agronomi… e via dicendo. Io, invece, sono semplicemente un uomo che ogni giorno affronta la vita da una carrozzina, e che conosce bene cosa significhi scontrarsi con le barriere architettoniche.

Mi fa sorridere, ma anche riflettere, vedere quanto fervore venga messo nel criticare chi, con impegno e buona fede, cerca di migliorare la vivibilità della nostra città, rendendola più accessibile a tutti. Perché sì, a volte per garantire il bene comune è necessario fare delle scelte difficili, anche dolorose, come quella di sacrificare alcuni alberi le cui radici hanno reso i marciapiedi impraticabili e pericolosi.
Non ho la presunzione di avere tutte le risposte, ma so per certo che una strada dissestata, che impedisce il passaggio sicuro a chi ha difficoltà motorie, non può essere considerata accettabile. E se intervenire significa restituire dignità e autonomia a chi, come me, ogni giorno affronta ostacoli concreti, allora credo che sia un passo nella giusta direzione.
Mi chiedo: è davvero così difficile guardare oltre il proprio punto di vista? È giusto sollevare un polverone, spesso per partito preso, solo per il gusto di dire “no”, senza considerare tutte le implicazioni?
Nella mia vita ho combattuto tante battaglie, soprattutto per i miei diritti. Anche questa lo è. E come sempre, ci metto la faccia, con rispetto ma anche con determinazione.
Ringrazio l’amministrazione comunale per aver dato priorità a un intervento che non poteva più essere rimandato. Mi auguro che tutti, prima di giudicare, possano fermarsi un attimo a riflettere, cercando di osservare la realtà da più prospettive, con empatia e senso civico.
Con affetto e gratitudine, auguro a tutta la mia amata San Salvo un sereno e gioioso Natale.
Giampaolo Gatti













