Taglio alberi di via Madonna delle Grazie, Pd: «Crimine verso il patrimonio verde»

«Un atto di arroganza politica e un crimine verso il patrimonio verde della nostra città», così le consigliere comunali del Pd di San Salvo, Emanuela Tascone e Michela Torricella, commentano l’abbattimento dei lecci di via Madonna delle Grazie. Qui, 60 dei 69 alberi presenti da decenni sono stati tagliati, mentre i restanti 9 saranno espiantati in vista del progetto di messa in sicurezza della strada.

Il taglio delle piante si somma all’eliminazione massiccia di alberi nella zona industriale effettuata nel corso dell’anno: complessivamente centinaia di esemplari rimossi, circostanza (soprattutto per via Madonna delle Grazie) che però non ha trovato un’adeguata rappresentanza nel dibattito in consiglio comunale.

«Nonostante le ripetute richieste di confronto e i numerosi appelli giunti dalle associazioni ambientaliste e dai residenti – scrivono le consigliere del Pd – l’amministrazione comunale di centrodestra ha scelto la via della chiusura totale, decidendo di procedere unilateralmente alla distruzione di un ecosistema urbano prezioso».
«I cittadini sono stati completamente ignorati – aggiunge la capogruppo Tascone – Un’amministrazione che non dialoga con la propria comunità su scelte così impattanti dimostra una preoccupante deriva assolutistica nella gestione della cosa pubblica. Non sono state prese in seria considerazione soluzioni tecniche conservative che avrebbero permesso di mettere in sicurezza l’area senza sacrificare alberi sani e storici. Assistiamo invece ad un approccio freddo e indifferente tanto verso il verde pubblico quanto verso patrimoni comunali che si decide di svendere senza ascoltare niente e nessuno».

«In un’epoca di crisi climatica, abbattere 69 esemplari adulti significa privare la città di ombra, ossigeno e di un naturale abbattimento delle polveri sottili, peggiorando la qualità della vita di tutti i sansalvesi – aggiunge Torricella – Il verde pubblico non è un arredo intercambiabile, ma un bene comune che appartiene a tutti e che dunque andrebbe tutelato».

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