A Pollutri rivive il miracolo delle fave di San Nicola tra fuoco, sapori e tradizione

A Pollutri la tradizione incontra la convivialità con il rito della cottura delle fave di San Nicola, che ogni anno richiama centinaia di persone. La leggenda cattolica racconta che, nel Seicento, il vescovo di Bari, San Nicola, compì un miracolo durante una grave carestia: prese un pugno di fave e, aprendolo, le vide moltiplicarsi a sufficienza per sfamare l’intera popolazione.

Presieduto dall’arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, il rito si è svolto giovedì 5 dicembre, dalle 19, nel piazzale antistante la Chiesa del Santissimo Salvatore. Pollutresi e visitatori hanno potuto gustare le fave cucinate secondo la semplicità della cucina di una volta, accompagnate da un bicchiere di vino e dal pane preparato a mano secondo tradizione. Nella serata, sono stati cotti sei quintali di fave e preparate oltre duemila palate di pane, segno della generosità e della passione della comunità.

Non manca il momento della sfida: la cottura diventa una gara tra pentoloni riscaldati da fuochi accesi da diversi gruppi di persone, che si contendono il primato di chi riesce a far bollire l’acqua per primo. Un rito che unisce storia, folklore e socialità, celebrando la memoria del miracolo e la sapienza culinaria che attraversa i secoli.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *