Il Comune non arretra e cerca di vendere la ex particella 18 di San Salvo Marina (oggi particelle n. 4172 e 4173). La giunta guidata dalla sindaca Emanuela De Nicolis lo fa con una delibera con cui si dà mandato agli uffici di provvedere all’indizione di una nuova asta pubblica per la vendita del terreno di poco più di 19mila metri quadri al centro della polemica.

Dopo il ritiro della variante-grattacielo, i parametri che definiscono ciò che si può realizzare sono rimasti quelli già previsti dal prg: gli acquirenti realizzare edifici a destinazione turistica alti 22 metri (7 piani) e, sul 30% della superficie, residenziale da 6 metri di altezza (2 piani).
Il prezzo a basa d’asta è di 2.270.743,69 euro; le offerte, segrete, potranno essere presentate con rilanci di 50mila euro o multipli di 50mila euro. Il documento della giunta precisa, inoltre, che, per costruire, «l’eventuale acquirente dovrà provvedere all’ottenimento del nulla osta paesaggistico».
Da tempo sul terreno fronte mare ci sono differenti visioni. Se il passo indietro riguardo la possibilità di edificare un grattacielo è stato salutato con favore da associazioni e comitati, gli stessi non hanno interrotto la mobilitazione chiedendo la rinuncia alla vendita e la realizzazione di un attrattore turistico-ambientale. Il Comune dal suo canto intende ricavare dall’operazione almeno una parte delle risorse economiche necessarie alla riqualificazione del lungomare nord.











